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Morte di Gianmarco Pozzi e il presunto spaccio, il sindaco di Ponza: “Tessuto sociale è sano” | VIDEO

Con Giulio Golia e Francesca Di Stefano vi stiamo raccontando la storia di Gianmarco Pozzi, morto a 28 anni a Ponza. Quella che secondo le prime ricostruzioni sembrava una caduta e un’intossicazione da cocaina, per la famiglia è invece un omicidio: la procura ha un’indagine aperta per omicidio volontario a carico di ignoti. Una vicenda sopra cui aleggiano possibili sospetti intorno ad ambienti dello spaccio. Su questo punto sono intervenuti il sindaco di Ponza e le imprese turistiche locali

Il tessuto sociale di Ponza è sano”: a parlare alla stampa locale è il sindaco di Ponza, Francesco Ferraiuolo, intervenuto dopo la grande attenzione portata dai nostri servizi sul caso della morte di Gianmarco Pozzi. Il ragazzo è deceduto lo scorso 9 agosto a Ponza: aveva 28 anni. Quella che secondo le prime ricostruzioni sembrava una caduta e un’intossicazione da cocaina, per la famiglia è invece un omicidio: la procura ha un’indagine aperta per omicidio volontario a carico di ignoti. Una vicenda sopra cui aleggiano possibili sospetti intorno ad ambienti dello spaccio, come vi abbiamo raccontato nel servizio in testa a questo articolo.

Ed è proprio sulle presunte attività illecite di spaccio che il sindaco Ferraiuolo si è voluto soffermare, sottolineando “senza mezzi termini la ferma condanna per l’operato di chi, chiunque esso sia, ignobilmente, percorre le strade illegali ai fini di illeciti guadagni”. E poi ha aggiunto: “Nutro la massima fiducia nella magistratura che saprà fare luce sull’intera vicenda per perseguire i soggetti a carico dei quali emergeranno le eventuali responsabilità”.

"Credo che l’indagine condotta dalla trasmissione televisiva ‘Le Iene’ sulla morte del giovane Gianmarco Pozzi”, prosegue il primo cittadino, “rispetto alla quale ribadisco il mio profondo cordoglio, aprendo uno spaccato non immaginabile in quei termini e con aspetti inquietanti, non sia passata inosservata agli inquirenti anche per la parte relativa al giro di droga”.

Il sindaco ha auspicato che l’operato di magistratura e forze dell’ordine “possa garantire alla popolazione e ai turisti, che riempiono l’isola nel periodo estivo, il diritto di vivere e soggiornare in maniera civile e serena”. Proprio sui residenti Francesco Ferraiuolo ha voluto ricordare come “il tessuto sociale di Ponza è sano” e che “la nostra popolazione è adusa al culto dell’accoglienza, della buona educazione e delle buone pratiche del vivere civile”.

Sul tema delle presunte attività di spaccio sull’isola sono intervenute anche Confcommercio Lazio Sud e Federalberghi di Ponza che, in una lettera inviata alla nostra redazione, hanno voluto prendere “le distanze da operatori che hanno gestito, in modo non corretto, le loro imprese”. Ribadendo al contempo “la correttezza e la sicurezza dell’operato delle nostre imprese, esercitate da sempre a tutela dei turisti e dei residenti”.

Di questo e molto altro noi torneremo presto a parlare con Giulio Golia e Francesca Di Stefano a Le Iene.

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