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Ospedale da sogno, al Rizzoli corretta una schiena curva a paziente su sedia a rotelle | VIDEO

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Attraverso una tecnica di ricostruzione in 3D sono state rimosse due vertebre toraciche non contigue a una donna con una gravissima cifosi alla colonna vertebrale. È un’altra operazione all’avanguardia per il Rizzoli di Bologna. Uno di quegli ospedali da sogno che ci rende orgogliosi di cui ci ha raccontato Gaetano Pecoraro

A causa di quella gravissima cifosi la sua colonna vertebrale aveva una curva di oltre 100 gradi. Non le consentiva neppure di stare in piedi, così la sedia a rotelle era diventata l’unica alternativa. Con la ricostruzione in 3D di due vertebre potrà tornare a camminare, dopo la riabilitazione. È questa l’ultima operazione d’eccellenza del Rizzoli di Bologna. Un ospedale da sogno che abbiamo conosciuto nell’inchiesta di Gaetano Pecoraro. Proprio lì è avvenuto anche il primo trapianto di vertebre umane al mondo, come potete vedere nel servizio qui sopra. 

Ora per il Rizzoli di Bologna si aggiunge un’altra operazione d’eccellenza. A beneficiarne è stata una 54enne soggetta a una fusione patologica di cinque vertebre toraciche. In piedi dopo sette giorni da un primo intervento, ha iniziato il percorso di riabilitazione per camminare. Ma la sua colonna vertebrale, incurvandosi in avanti, aveva determinato una cifosi che non le permetteva di stare in piedi. A causa della deformità non era più considerata trattabile per gli elevati rischi di lesione del midollo spinale. 

Attraverso un intervento di 8 ore con una tecnica di ricostruzione in 3D sono state rimosse simultaneamente due vertebre toraciche non contigue per riportare dritta la colonna vertebrale della paziente. L’operazione di cui non risultano precedenti in letteratura è stata seguita dall'equipe del prof. Cesare Faldini affiancato da anestesisti, rianimatori, neurofisiologi e infermieri del Rizzoli.

Abbiamo conosciuto questa struttura per un altro primato mondiale: il primo trapianto di vertebre umane al mondo, come ci ha raccontato Gaetano Pecoraro. In un paziente di 77 anni colpito da una forma maligna di tumore osseo una parte della colonna vertebrale è stata sostituita da quattro vertebre umane che erano conservate nella Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico della regione. “Il paziente sta bene”, ha spiegato Alessandro Gasbarrini, direttore della Chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo del Rizzoli. “Dopo i primi 15 giorni di controllo post operatorio è stato dimesso in un altro reparto, per la fisioterapia, dove è stato rimesso in piedi e in condizioni di avere una vita il più normale possibile. Poi, quando era in condizioni di farlo, è tornato tra i suoi affetti".

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