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La condanna di Luigi Pelazza e perché volevamo parlare delle foto sottratte a Elisabetta Canalis

Dopo la condanna del nostro Luigi Pelazza per l’intervista a Guia Soncini, ci teniamo a raccontarvi perché volevamo parlare della sottrazione delle fotografie di Elisabetta Canalis e George Clooney per cui erano imputati Gianluca Neri, Selvaggia Lucarelli e Guia Soncini. I tre sono stati poi assolti: vogliamo spiegarvi che cosa è successo.

“Pochi giorni fa il Tribunale di Milano mi ha condannato per aver tentato di intervistare la giornalista Guia Soncini nel cortile del palazzo dove vive impedendole secondo l’accusa di rientrare in casa sua. Secondo il giudice avrei usato violenza di fronte a una persona in evidente stato di timore”.

Luigi Pelazza ci parla della sentenza che prevede per lui due mesi di carcere convertiti alla pena pecuniaria di 15.000 euro per violenza privata. Noi la rispettiamo, ma faremo Appello. Intanto ci piacerebbe chiarire perché eravamo lì per parlare con quella giornalista. Ve lo raccontiamo in onda riproponendovi anche parte di quanto accaduto nel 2015.

Nel servizio, Luigi Pelazza raccontava del processo per l’ipotesi di accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni e violazione di corrispondenza contestati a Gianluca Neri, Selvaggia Lucarelli e Guia Soncini, per la sottrazione di diverse fotografie di Elisabetta Canalis e l’ex fidanzato George Clooney in occasione del compleanno della showgirl del 2010 nella villa di lui sul lago di Como. 

I tre sono stati poi assolti perché, si legge nella sentenza, manca la “pistola fumante”, la prova che Gianluca Neri si sia collegato all’account dove si trovavano le foto e che due email che offrivano quelle stesse foto alla rivista “Chi” siano state inviate da lui. Nonostante Neri avesse le credenziali per effettuare entrambe le operazioni. Inoltre per tre reati su cinque il giudice, pur scrivendo che li avrebbe assolti comunque, ha riqualificato il fatto in altri reati per cui si poteva procedere solo in presenza di querela (che sarebbe stata persa durante le indagini).

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