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Produttore accusato di truffa dalla mamma di Valeria Marini: Milazzo colpisce ancora? | VIDEO

Dopo i servizi sulla presunta truffa alla mamma di Valeria Marini da parte di Giuseppe Milazzo, ci sono arrivate una serie di segnalazioni. Attori anche noti al grande pubblico raccontano come, in un modo o nell’altro, avrebbero affidato i loro soldi al produttore Giuseppe Milazzo. Secondo voi li hanno mai ricevuti indietro?

Cosa hanno in comune gli attori Andrea de Rosa, Gaetano Amato, Alessandro Prete e Nela Lucic? Ci hanno tutti detto di aver avuto a che fare con Giuseppe Milazzo. Parliamo del produttore cinematografico che abbiamo conosciuto nei servizi in cui vi abbiamo raccontato della denuncia di Gianna Orrù, 83 anni, mamma di Valeria Marini.

Le due donne ci hanno parlato di una presunta truffa realizzata dal produttore Milazzo, conosciuto da Gianna nell’ufficio di Valeria. Gianna ci ha detto che Giuseppe Milazzo avrebbe fatto da intermediario per un investimento da 325mila euro, che la signora non avrebbe più visto tornare indietro. Quando lo abbiamo incontrato, il produttore ha contrattaccato dicendo: “La signora Gianna Orrù aveva una storia di sesso con me, è innamorata di me!”. E poi ha aggiunto: “ti mando i messaggi della signora nuda capito?”. Solo che di messaggi, foto e elementi di qualsiasi genere, al momento Milazzo non ce ne ha mandati. Dall’altro lato, Gianna ci ha messo a disposizione tutti i messaggi e i vocali che si sono scambiati e da cui sembra che le cose non siano proprio come le racconta lui.

Intanto, nell’attesa di capire come andrà a finire il processo che vede Giuseppe Milazzo rinviato a giudizio per truffa aggravata, ci sono arrivate una serie di segnalazioni. Attori anche noti al grande pubblico raccontano come, in un modo o nell’altro, avrebbero affidato i loro soldi al produttore Giuseppe Milazzo. Secondo voi li hanno mai ricevuti indietro?

Andrea De Rosa, uno dei protagonisti di Notte Prima degli Esami dice di aver affidato a Milazzo 100mila euro. “Dovevo trovare una produzione per la sceneggiatura che avevo scritto, un film che si chiamava ‘Quando si diventa grandi’”, racconta. “Quindi mi imbatto in lui, mi ha fatto subito presente che aveva vinto questo bando della Regione Sicilia da 500mila euro”. Ma i soldi, racconta De Rosa, non sarebbero arrivati. “A un certo punto io ho detto ‘senti 20mila te li metto io. E siamo andati sul set. Dopodiché il film si è bloccato, questi soldi continuavano a non arrivare. Abbiamo girato due settimane di riprese su cinque ed è finita lì”. Andrea racconta che, nonostante l’aiuto di circa 150mila euro che avrebbero messo lui e altri attori, le riprese si sarebbero fermate dopo solo due settimane perché i soldi che avrebbe dovuto mettere il produttore non sarebbero mai arrivati.

Mentre Andrea De Rosa non si sarebbe tutelato nel contratto, c’è chi racconta di aver espressamente pattuito la restituzione dei soldi messi nel film. “Gli ho dato 35mila euro”, confessa alla Iena Nela Lucic, attrice nota per essere stata la protagonista di un film di Tinto Brass. “Era come un prestito a disposizione per la realizzazione del film”, racconta. “Ho firmato un contratto con Azteca produzioni. La cosa che mi ha rassicurato all’epoca è che lui mi ha anche messo per iscritto che io avrei recuperato per intero la cifra versata, ‘entro e non oltre sette mesi dalla data del presente accordo’”. Ma i soldi non sarebbero mai stati restituiti. Nela racconta di aver fatto causa alla società di Milazzo: “In primo grado la sentenza era negativa. Mancava la prova che lui avesse incassato l’assegno. Alla fine mi sono procurata questo documento della banca e adesso siamo all’Appello”.

Se Nela aspetta che un giudice le dia ragione, c’è un altro attore che due anni fa con Milazzo avrebbe avuto un’esperienza da raccontare. “Io con Giuseppe ci ho fatto un corto dove lui era produttore esecutivo”, dice alla Iena Gaetano Amato, uno degli interpreti della fiction La Squadra. L’attore ci racconta che avrebbe dovuto prendere 500 euro per il rimborso dei viaggi. “Sono niente di che, ma io quei soldi non li ho visti più”, dice Gaetano. “Quello che mi ha dato fastidio è stato essere preso per il culo”. Perchè Gaetano avrebbe scoperto che questa volta il finanaziamento per il film ci sarebbe stato davvero, come ci conferma l’attore Alessandro Prete (Tre Metri Sopra Il Cielo e Romanzo Criminale). "Avendo vinto un bando di 8mila euro ero d'accordo con lui che questi soldi dovevano essere usati per il cortometraggio e per pagare tutte le figure che partecipavano al mio progetto. Purtroppo molte persone, tra cui il sottoscritto, poi non sono state pagate”.

E queste non sono le uniche segnalazioni su Giuseppe Milazzo che ci sono arrivate in questi giorni. Per questo abbiamo provato più volte a contattarlo, per sapere qual è la sua versione dei fatti. Sulla mamma di Valeria Marini ci aveva detto la sua, che non sembra suffragata da prove. Su tutti questi attori, che ancora aspetterebbero i loro soldi, invece che risponderà?

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Gianna, mamma di Valeria Marini, ha denunciato il produttore Giuseppe Milazzo sostenendo che le abbia fatto sparire 325mila euro. Lui, che per questa vicenda da poco è stato rinviato a giudizio, a sua volta accusa Valeria Marini e sua mamma e sostiene anche che c'era una storia di sesso finita male con l'83enne. Con il servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti siamo tornati da Gianna, che ci mostra lo scambio di messaggi con il produttore


Valeria Marini e sua mamma Gianna ci parlano della truffa che la signora di 83 anni avrebbe subito da parte di un produttore cinematografico. Lui si sarebbe fatto dare 330 mila euro per farli investire in bitcoin, ma quei soldi poi che fine hanno fatto? Filippo Roma è andato a parlare con il produttore, che ci racconta una storia molto diversa

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