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Bar, ristoranti, palestre e non solo: ecco le nuove regole a partire da lunedì

Lunedì 26 aprile entra in vigore il nuovo decreto del governo Draghi per il contenimento del coronavirus: ritornano le zone gialle e molte attività potranno riaprire, anche se con pesanti limitazioni. Ecco un decalogo di tutte le nuove regole da sapere

Bar, ristoranti, palestre e piscine. Ma anche musei, teatri e cinema. E il coprifuoco: lunedì 26 aprile entra in vigore il nuovo decreto del governo Draghi per il contenimento del coronavirus. Tornano le zone gialle, e molte attività potranno gradualmente riaprire anche se con pesanti limitazioni.

Ecco un decalogo con tutte le regole più importanti da conoscere:

TORNANO LE ZONE GIALLE

Nel nuovo decreto tornano a esistere le zone gialle, abolite quasi un mese fa. Molte regioni italiane hanno attualmente dati confortanti e potranno entrare nella fascia con meno restrizioni: Puglia, Val d’Aosta, Calabria, Basilicata e Sicilia saranno arancioni. Ancora rossa invece la Sardegna 
Nelle regioni gialle sarà nuovamente possibile muoversi liberamente all’interno dei confini regionali. Restano invariate le regole di spostamento in zona arancione e rossa.

VISITE A PARENTI E AMICI

Raddoppia il numero di persone che possono recarsi contemporaneamente a visitare gli amici e i parenti: si passa da 2 a 4 (più eventuali minori), esclusi i residenti nella casa visitata. In zona gialla si potrà andare in tutta la regione, in zona arancione solo all’interno del proprio comune. In zona rossa restano invece proibite le visite ad amici e parenti.

SPOSTAMENTI TRA REGIONI

Da lunedì sarà di nuovo possibile spostarsi tra regioni anche per turismo. Nel caso di regioni in zona gialla, lo spostamento sarà libero. Nel caso di zone arancioni o rosse, invece, sarà necessaria un’autocertificazione che attesti l’avvenuta vaccinazione (valida 6 mesi), l’avvenuta guarigione (anche in questo caso valida 6 mesi) oppure l’esito negativo del tampone (valida solamente 48 ore). Il documento che permette di spostarsi viene chiamato “Green pass”.

BAR E RISTORANTI

Bar e ristoranti posso riaprire al pubblico in zona gialla sia a pranzo che a cena, anche se solo all’aperto, e fino alle ore 22. Si potrà solo stare seduti al tavolo e al massimo in 4 persone. In zona arancione e rossa invece bar e ristoranti resteranno chiusi al pubblico, anche se rimane possibile effettuare l’asporto.

PALESTRE E PISCINE

La notizia tanto attesa dagli appassionati di sport: palestre e piscine riaprono, anche se non subito. Nel caso delle piscine e degli stabilimenti balneari bisognerà aspettare il 15 maggio, per le palestre il 1 giugno. Rimarrà comunque vietato usare gli spogliatoi. Già da lunedì invece sarà possibile tornare a fare sport di gruppo all’aperto, anche di contatto, ma solamente in zona gialla.

CINEMA E TEATRI

Da lunedì - solo in zona gialla - riapriranno i cinema, i teatri, le sale da concerto e live club. Sarà possibile solo stare seduti, e i posti dovranno essere prenotati. La capienza delle strutture potrà essere sfruttata solo fino al 50%, con gli spettatori massimi che comunque non potranno essere più di mille per gli spettacoli all’aperto e 500 per quelli al chiuso.

MUSEI E MOSTRE

Riaprono anche i musei e le mostre: oltre al rispetto del distanziamento sociale, nel weekend sarà obbligatoria la prenotazione per poter accedere.

EVENTI E FIERE

In zona gialla dal 15 giugno sarà di nuovo possibile organizzare delle fiere. Dal 1 luglio invece si potranno tenere convegni e congressi: per organizzarli però sarà necessario rispettare le linee guida approvate dal Comitato tecnico scientifico. Rimangono invece chiuse le sale giochi, per cui non è ancora prevista una data di riapertura

NEGOZI

Dal 15 maggio i negozi all’interno dei centri commerciali sono aperti anche nel weekend, ma solamente in zona gialla. In zona arancione o rossa, invece, i grandi centri di vendita rimangono aperti solo dal lunedì al venerdì. Rimane in ogni caso l’obbligo di ingresso contingentato il distanziamento sociale.

COPRIFUOCO 

Infine, il punto che più di tutti ha fatto discutere: il coprifuoco. Varie notizie di stampa hanno paventato il coprifuoco dalle 22 fino al 31 luglio. Le cose però non stanno proprio così: l’attuale decreto - che prevede in effetti il divieto di circolazione dalle 22 alle 5 - scade il 31 luglio. Ma come è quasi sempre successo nell’ultimo anno, le regole cambiano strada facendo a seconda dell’andamento dei contagi. Con la campagna vaccinale che prosegue e l’arrivo del caldo che dovrebbe aiutare a contenere la pandemia, è realistico immaginare che il coprifuoco sia modificato o persino abolito prima di quella data.

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