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Sfruttamento del lavoro minorile: 160 milioni di bambini. Quei piccoli incontrati nelle miniere di mica | VIDEO

Per la prima volta da 20 anni i dati sui piccoli schiavi sono in peggioramento, come emerge dal report pubblicato dall’Internation labour organization e Unicef in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile. Con Gaetano Pecoraro abbiamo visto questa terribile realtà in India, tra i piccoli minatori di mica

Sono 160 milioni i minori nel mondo vittime di sfruttamento del lavoro. Un bambino su dieci a livello mondiale. Di questi, 63 milioni sono ragazze, 97 milioni ragazzi. Sono i dati del “Child Labour: Global estimates 2020, trends and the road forward”, pubblicato dall’Internation labour organization (l’agenzia Onu per il lavoro) e dall’Unicef in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che ricorre il 12 giugno. 

I numeri sono drammatici: per la prima volta da 20 anni i dati sui piccoli schiavi sono in peggioramento. Negli ultimi quattro anni nel mondo il numero di bambini costretti al lavoro è aumentato di 8,4 milioni. Dal 2016 i bambini tra i 5 e i 17 anni occupati in lavori pericolosi è aumentato di 6,5 milioni. 

Il dato peggiore arriva da alcuni paesi dell’Africa subsahariana dove, spiega il report, ci sono più bambini costretti a lavorare che in tutto il resto del mondo: sono il 23,9% di bambini tra i 5 e i 17 anni. Ma anche nelle area in cui dal 2016 c’era stato qualche progresso, come l’Asia, il Pacifico, l’America Latina e i Caraibi, la crisi da pandemia sta mettendo in pericolo questi passi in avanti.  

Il report evidenzia come al momento non siamo sulla strada giusta per l’obiettivo di eliminare il lavoro minorile entro il 2025. Anzi: per raggiungere questo obiettivo il progresso a livello mondiale dovrebbe essere quasi 18 volte più veloce di quanto è avvenuto negli ultimi 20 anni. 

E dietro questi numeri ci sono le loro storie. Le storie di questi bambini costretti a lavorare. Con Gaetano Pecoraro, nel 2018, ne abbiamo incontrati alcuni, in India. “Comincio alle 8 o alle 9 della mattina e torno a casa la sera” hanno raccontato i piccoli minatori alla Iena nel servizio che trovate qui sopra. Siamo negli stati indiani di Jharkhand e Bihar, famosi per l’estrazione della mica, un minerale che ritroviamo in molti cosmetici femminili e in alcuni oggetti di uso comune come tostapane e lavatrice. 

“Appena torno da scuola vengo qua a raccogliere le pietre”, ci ha raccontato un bambino. “Vengo qui alle 4 del mattino, poi alle 6 inizio a studiare. Alle 12 finisco la scuola, mi riposo un’ora e poi torno qui fino alle 15”. 

“Stiamo perdendo terreno nella lotta contro il lavoro minorile” sostiene la Direttrice generale dell’Unicef Henrietta Fore. “E l’ultimo anno non ha reso questa lotta più facile”. “Esortiamo i governi e le banche internazionali per lo sviluppo”, continua, “a dare priorità agli investimenti in programmi che possano far uscire i bambini dalla forza lavoro e riportarli a scuola e in programmi di protezione sociale che possano aiutare le famiglie a evitare di ricorrere a tale scelta”.

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