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Sindrome di Down e sentimenti, Isabella e il suo amore negato | VIDEO

Due cuori e la sindrome di Down

Isabella e Alessandro (nome di fantasia), due ragazzi con tante cose in comune anche la sindrome di Down. Si conoscono e si innamorano, ma la famiglia di lui non apprezza dei messaggi di lei con allusioni chiare alla loro affettività. Interrompono così il loro rapporto e Isabella chiama Le Iene per tentare di ricucirlo. Ma anche con Nina Palmieri il papà di Alessandro non intende cambiare idea

Ciao Nina, per favore aiutami a cercare il mio fidanzato. I suoi genitori non me lo fanno più vedere e mi manca moltissimo. Vorrei stare con lui”. È l’appello che ci ha mandato Isabella, 27 anni, per rivedere il suo amato, che noi chiameremo Alessandro, di un anno più giovane. Tutte e due hanno tante cose in comune tra cui la sindrome di Down

“I suoi genitori non ci fanno più vedere da un anno”, sostiene Isabella che ci racconta come si sono conosciuti e quella favola che sembra si sia interrotta bruscamente. “Non so perché non mi fanno più vedere loro figlio”. Negli anni della loro frequentazione a quanto pare ai genitori di Alessandro non erano andati a genio dei comportamenti della sua amata. “Isabella le aveva mandato delle foto in reggiseno che alla mamma di Alessandro non sono piaciute”, racconta Patrizia, la mamma di Isabella. Tra le due famiglie si è chiarita la situazione, ma ci sono altri messaggi vocali della ragazza che fanno allusioni sessuali. 

“Secondo la mamma, questi ragazzi dovrebbero essere asessuati”, dice Patrizia che prova a spiegare che è normale per loro avere questi desideri a quasi 30 anni. “Non intrometterti più nelle nostre questioni intime familiari”, le dice il papà di Alessandro. “Da parte vostra c’è la totale mancanza di rispetto”. Da allora sono stati bloccati tutti i contatti come sostiene Patrizia. Anche se i ragazzi non si sono mai più incontrati da soli. E da più di un anno non si vedono più. 

La nostra Nina va a incontrare il papà di Alessandro per provare a ricucire i rapporti. “Mio figlio è un bambino down con problemi seguito da uno psicologo”, ci racconta. “Quando in ospedale hanno saputo che stava con Isabella ci hanno detto di fare attenzione. Riappacificare significa volere la morte di mio figlio”. Noi rispettiamo la sua intenzione e avremmo voluto chiacchierare in maniera più pacifica.

Così chiediamo aiuto al parroco del paese che ha preso molto a cuore la storia d’amore di Isabella e Alessandro: “Ha tutto il diritto di viverla. Il papà è molto protettivo, non so per quale motivo ha assunto questa decisione”. Il prete è stato di parola e ha provato a parlarne con la famiglia di Alessandro: “Il padre è fermo sulla sua posizione, proprio non c’è nessuna intenzione”.

 

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