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Vaccino Covid ai Paesi più poveri: promessi 2 miliardi di dosi, consegnati solo 240 milioni | VIDEO

I Paesi più ricchi del mondo si sono impegnati a consegnare 2 miliardi di dosi di vaccini per il Covid-19 entro la fine del 2021 ai Paesi più poveri. A oggi però sono state consegnati solo 240 milioni di dosi, meno di un ottavo: “Se lasciamo una parte del mondo senza vaccino, rischiamo di avere ulteriori varianti che potrebbero rafforzare la sfida del virus contro di noi”, ha detto Roberto Speranza al G20

Entro la fine del 2021 dovrebbero essere consegnate ai Paesi più poveri del mondo 2 miliardi di dosi di vaccino per il Covid-19. A oggi ne sono state consegnati appena 240 milioni, meno di un ottavo. E mentre nei Paesi ad medio e alto reddito si discute di terze dosi e si accumulano riserve, in quelli poveri la gente continua a morire perché non ha accesso all’immunizzazione.

Quello che si temeva fin dall’inizio si sta insomma avverando: il vaccino per il Covid-19 è arrivato in modo assolutamente diseguale nel mondo. E questo nonostante esista il programma Covax, gestito dalle Nazioni Unite e da vari partner internazionali, che ha proprio lo scopo di distribuire i vaccini nelle zone più povere del mondo.

L’allarme per la situazione della distribuzione dei vaccini è arrivato anche dai paesi del G20, che lunedì si sono pubblicamente impegnati per aumentare gli sforzi in questa direzione. “Il livello di disuguaglianza nell’accesso al vaccino è troppo alto e non è sostenibile”, ha detto il ministro della Salute italiano Roberto Speranza. “Se lasciamo una parte del mondo senza vaccino, rischiamo di avere ulteriori varianti che potrebbero rafforzare la sfida del virus contro di noi”.

L’incontro dei 20 ha prodotto una dichiarazione d’intenti di 11 pagine, senza che però fosse assunto nessun impegno economico per garantire le promesse fatte. Spesso però il problema non sono nemmeno i soldi: “Nel terzo trimestre ci siamo ritrovati con i soldi per comprare i vaccini ma con poche dosi, perché erano già state prenotate dai Paesi ricchi”, ha detto al Corriere della Sera Seth Berkley, l’epidemiologo che gestisce Covax.

E quindi oggi la situazione è di una fortissima disuguaglianza: nei Paesi ad alto reddito quasi il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, mentre in quelli a basso reddito non si arriva neanche al 2%. Una situazione che è stata denunciata anche da Emergency e Oxfam, secondo cui le promesse dei Paesi ricchi rischiano di rimanere sulla carta senza impegni e progettazione specifica.

Insomma, se nei Paesi ricchi la fine del tunnel della pandemia sembra essere vicina, per i più poveri del pianeta non si è quasi cominciato a vaccinare. Un incubo infinito, che noi de Le Iene abbiamo provato a raccontarvi con il nostro Gaetano Pecoraro nello Speciale: Un anno di Covid: lo potete rivedere nel video in testa a questo articolo.

(In foto: una dose del vaccino Moderna donata dagli Stati Uniti al Kenya viene somministrata dal personale sanitario)

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