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Stasera tornano Le Iene!

In prima serata su Italia 1, nuova puntata de Le Iene condotta da Belén Rodriguez e Teo Mammucari. Tra i tantissimi servizi, Joe Bastianich sperimenta il decotto psichedelico dell'Amazzonia Ayahuasca guidato da uno sciamano. Michele Cordaro ci parla invece del dibattito sul "politicamente corretto"

In prima serata su Italia 1, nuova puntata stasera de Le Iene condotta da Belén Rodriguez e Teo Mammucari. Con loro sul palco anche i comici Max Angioni ed Eleazaro Rossi.

Tra i tantissimi servizi, si entrerà nel vivo del viaggio introspettivo di Joe Bastianich in Perù, con la seconda e ultima parte del reportage in cui l’inviato sperimenterà l’Ayahuasca, il decotto psichedelico a base di piante amazzoniche in grado di indurre un effetto visionario, secondo il rituale locale e guidato da uno sciamano.

Michele Cordaro affronta invece il tema del “politicamente corretto”, dopo anche l’ultima polemica sulle frasi in tv di Donatella Rettore. Ecco alcune delle dichiarazioni raccolte dalla Iena.

Cris Brave: “Bisogna sempre valutare la sensibilità dell’interlocutore, la confidenza che si ha con una persona e soprattutto il contesto in cui si dicono le cose, in quello privato si può anche fare. È più l’uso delle parole a essere politicamente scorretto […] È come il fuoco: può essere usato sia per scaldare che per bruciare, sta a noi scegliere che uso farne”).

Imma Battaglia: “Il politicamente corretto è assolutamente scorretto quando impedisce di esprimersi liberamente. La politica vera è fatta con lealtà, quindi io devo poterti dire quello che penso, anche se scorretto, senza essere aggredita, anzi, ascoltata, per aprire un dibattito […] Trovo abbastanza ridicolo che da quando noi omosessuali abbiamo utilizzato quei termini che ci offendevano per abbattere completamente anche una paura interiore, si faccia il politically correct […] Non mi piace quando percorsi politici, culturali, di libertà diventano estremizzazioni.”

Lorena Cesarini: “Semplicemente bisogna parlare rispettando gli altri, avendo la sensibilità di capire che alcune cose possono offendere. […] Ho visto l’intervista della Rettore… Non è che una cosa detta in maniera carina è meno offensiva, le parole hanno un peso, se usi proprio quelle vuoi proprio offendermi”.

Vladimir Luxuria: “Oggi i comici possono far ridere senza deridere, se una battuta fa soffrire al posto di far sorridere che comicità è? […] Mi dispiace per la Rettore, lei non è un’omofoba, anzi, è un’icona ma ha preso una cantonata con questa dichiarazione. Alcune persone sottovalutano il peso di alcune parole, forse perché non l’hanno provato sulla loro pelle”.

Sergio Sylvestre: “Dovremmo essere anche noi che apparteniamo a determinate comunità a spiegare agli altri cosa si può dire e cosa no”.

Vittorio Sgarbi: “Credo che il politicamente corretto sia la morte della vita e della politica. Oggi sono tutti politicamente corretti, sono tutti impauriti… si può essere scorretti solo se si è Sgarbi. Un altro che lo ha fatto è Toscani, ma è stato maltrattato quando ha detto che in Sicilia c’è ancora la mafia. L’ha fatto Battiato…e poi Grillo…”.

Tasnim Alì: “Le parti razziali devono essere completamente eliminate dai cartoni animati, i bambini le imparano subito”.

Nicole Orlando: “Rispettare le differenze vuol dire rispettarsi a vicenda”.

Andrea Batilla: “Se elimino il problema alla radice non utilizzando parole offensive, al di là delle intenzioni, non avrò modo di ferire nessuno. Non è più semplice?”.

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