L’Alzheimer è una malattia troppo spesso vissuta all’interno delle mura di casa. Giulio Golia è andato all’Alzheimer fest, e ha fatto amicizia con diversi anziani affetti dalla malattia.
Dopo gli 80 anni il 30% si ammala di Alzheimer. Anche perché più si allunga la vita e più ci ammaliamo. Nel relazionarsi con il malato la tolleranza è importante, e anche la dolcezza cura. Occorre inoltre dare un senso sociale alla vita del malato, e mai andare in pensione con la testa e con le gambe.
Diversi malati con cui parla Golia rivivono dei tratti tipici della loro vita passata, come recarsi alla fermata dell’autobus oppure avere tra le mani una pecora (finta però). Per alcuni malati l’Alzheimer è un tunnel di paura, che fa perdere la fiducia nei confronti dei più cari, che non vengono più riconosciuti. La solitudine del malato di Alzheimer è terribile, per questo è importante occuparsi del proprio caro.