Dopo il GP di Sepang in Malesia del 2019 nelle urine di Andrea Iannone è stato trovato un nanogrammo di drostanolone, steroide usato per ingrossare i muscoli. Seppure la quantità di sostanza dopante era minima, la Wada lo ha condannato a quattro anni di squalifica stroncando la sua carriera. Per molti esperti più che doping si sarebbe trattato di un'intossicazione alimentare e il team di Iannone chiede giustizia. Ce ne parla Alessandro De Giuseppe