
Maria Rosa è una donna sarda che ha perso la casa per colpa di un debito. Un incubo che inizia quando quando l’impresa di suo marito chiede alla banca un prestito di 70mila euro e in cambio scrive ipoteca sulla casa di Maria.
Le cose vanno male e la ditta del marito fallisce. Maria Rosa allora decide di andare in banca per pagare i 50mila euro che andavano ancora restituiti. Ma una volta lì scopre una cosa terribile: ci sarebbe ancora un altro debito molto più grosso, di circa 300mila euro. Una fidejussione che però la donna non ha mai firmato.
A dire questo, oltre a lei, sono anche un perito calligrafico e un giudice, che sentenzia che quella firma è assolutamente falsa. Ma la banca non vuole sentire ragioni, e le toglie la casa. Luigi Pelazza prova ad andare a chiedere spiegazioni alla stessa banca, ma viene trascinato in un infinito rimpallo di competenze senza che nessuno si voglia assumere la responsabilità.
Maria Rosa intanto, come ci racconta Luigi Pelazza, ha perso anche l’attività di gioielleria per colpa di quei debiti e del suo essere diventata un “cattivo pagatore”. Si tormenta e non riesce a darsi pace: “Ho la sentenza di un giudice, non capisco perché non mi aiutano”.