Per 70 bambini della provincia di Foggia la scuola non è ancora iniziata. Nonostante per tutti la prima campanella sia suonata già da due mesi. Forse perché loro sono rom e vivono in un campo nomadi a 15 chilometri dalla
città.
Tutta colpa dell’appalto del Comune che parte sempre in ritardo. E così in ritardo arriva anche il pullmino, ma di mesi. Le settimane passano e pure le lezioni. In più scuola per questi bambini rom significa anche integrazione e socializzazione coi loro coetanei.
Ma c’è anche un’altra strada: quella di svegliarsi molto presto e incamminarsi per due chilometri tra le campagne. Così arrivano a un autobus di linea che per loro è quasi un miraggio, ma che li porta a scuola con un’ora di ritardo.
Per una mattina con loro c’è la nostra Nina Palmieri che ci racconta la disavventura di questi piccoli eroi quotidiani. Una volta consegnati alle loro scuole, è stata la volta di fare tappa in Comune dal sindaco.