Un cane è stato ucciso a colpi d'ascia e poi decapitato. “Per legittima difesa”, sostiene chi ha ammazzato .
Siamo in Sardegna, Nina Palmieri ci racconta la storia del cane Giacomo in cui troppi dettagli (e violenza) non tornano. “Appena l’ho visto, l’ho preso in braccio e gli si è staccata la testa”, racconta Rossella, la sua padrona, in lacrime. “Era stato il mio vicino, diceva di essere stato aggredito da Giacomo”.
In base alla versione dell’uomo, l’animale si sarebbe infilato nella sua stalla dove ha ucciso i conigli e poi lo avrebbe aggredito. Parliamo di un cane di 17 anni, cieco e zoppo. Rossella e il suo vicino in passato avevano avuto però degli screzi. “Una volta ha voluto dei soldi per liberare altri due miei cani, accusati da lui di avergli ucciso 7 conigli”, racconta la donna. “Ho pagato e dopo qualche tempo quei cani sono spariti e nelle loro cucce ho trovato pozze di sangue con un proiettile”.
In paese anche altre persone hanno avuto screzi con questo signore. Il copione è sempre lo stesso. Così Nina va a parlare con lui. Ma non ne vuole sapere.