Secondo l'accusa, si tratta di anziani selvaggiamente picchiati, quasi strangolati e sollevati di peso da un’operatrice, dal titolare e da sua moglie. È l’inferno che avrebbero vissuto alcuni anziani ospiti della casa della Comunità Alloggio “Il fornello”. Le inaudite violenze fisiche ma anche psicologiche, che paiono emergere dai video realizzati dagli inquirenti, erano del tutto sconosciute ai familiari degli anziani degenti.
Ma né i parenti delle vittime né i vicini di casa della comunità avrebbero mai sospettato nulla, perché gli accusati sembravano comportarsi con amore e dedizione nei confronti dei pazienti. Ora sono scattati gli arresti per i responsabili e Giulio Golia ci racconta questo orrore attraverso la testimonianza esclusiva della persona che per prima ha alzato il velo sui fatti che avvenivano all’interno della struttura, un’ex dipendente della Comunità.
“Schiaffi, pugni, calci, sputi”. Questo è il trattamento che a suo dire il titolare riservava ad alcuni degli anziani, ha raccontato la donna ancora scossa. “Prendeva le persone da sotto le ascelle e le scaraventava sul letto”. Alla fine anche altri hanno avuto il coraggio di denunciare al nostro Giulio Golia. “Sentivo le urla dentro ai bagni dove andavano le donne e loro uscivano con gli occhi neri, gonfi”, racconta Antonio, un paziente.
E anche il cibo fornito agli anziani sarebbe stato un orrore tra alimenti scaduti e insetti. Ma questa è solo la punta dell’iceberg, perché nelle carte dell’inchiesta risulta addirittura che il titolare avrebbe costretto un’anziana degente a subire rapporti sessuali completi. L’orrore non aveva davvero limiti.