Dopo la tensione con la Francia per i migranti riportati in Italia dalla gendarmerie, vi raccontiamo con Roberta Rei com’è la situazione sui sentieri alpini su cui tanti immigrati cercano di passare oltreconfine.
Il 13 ottobre a Claviere (Torino) la polizia italiana ha visto la gendarmeria francese portare in Italia due migranti, che presumibilmente hanno tentato di varcare il confine, gli ha indirizzati verso i boschi. La Digos italiana ha chiesto chiarimenti, ma l’auto della gendarmerie è fuggita a grande velocità tornando in Francia, oltre la frontiera che si trova a due chilometri di distanza.
Sull’episodio, che non sarebbe nemmeno isolato, sta indagando la procura di Torino ed è intervenuto duramente anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Non accettiamo le scuse. Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente. Quanto successo a Claviere è un'offesa senza precedenti nei confronti del nostro Paese e il signor Macron non può far finta di nulla". Amnesty International denuncia violazioni sistematiche dei diritti di rifugiati e migranti al confine Francia-Italia.
La nostra Roberta Rei è andata a verificare com’è la situazione passando sui sentieri a 1.800 metri di altezza che portano da Bardonecchia a Monginevro. Incontra alcuni migranti africani sulla strada e incappando poi nella gendarmerie francese, che ha fermato per ore la nostra Iena interrogandola.