Donato “Denis” Bergamini era un promettente calciatore del Cosenza della fine degli anni ’80. Il 18 novembre 1989, esattamente 29 anni fa, il giocatore nato nel Ferrarese viene trovato morto schiacciato da un camion a 27 anni.
Per i giudici si tratta di suicidio. La famiglia, con la sorella Donata in testa, da quasi trent’anni crede che si tratti di omicidio, come anche due suoi ex compagni di squadra di allora.
Prima della sua morte Denis riceve due telefonate che lo inquietano. Quella sera scompare dal cinema, dove andava come abitudine prima di una partita, verrà trovato morto tre ore dopo. Con lui quel giorno c’era l’ex fidanzata Isabella, dopo tanto tempo. Nella sua deposizione Isabella racconta che lui le diceva di voler scappare dall’Italia e dal calcio. Poi sarebbe sceso dall’auto all’improvviso buttandosi sotto un camion. Anche il camionista dà la stessa versione.
Il suo orologio però dopo la morte funziona ancora, nelle scarpe di Denis non ci sono segni del fango che ricopriva la strada, il volto è intatto. Circostanze incompatibili con l’incidente. I suoi vestiti, chiesti dalla famiglia, vengono bruciati, dicono. Mimmo Lino, ex dirigente del Cosenza, sorprende poi la famiglia: ve li porto io i vestiti e vi racconto tutto. Non ce la farà, viene ucciso anche lui assieme a un collega da un camion.
Venticinque anni dopo Donata Bergamin riceve una telefonata: parla l’autista del camion che si trovava dietro a quello che ha investito Denis. Secondo il suo racconto l’altro camion si era fermato prima, Donato Bergamini era morto prima. Dall’altro lato della strada c’erano tre persone, tra cui una donna che urlava disperata. Poi ritratterà quanto detto.
Tra le ipotesi c’è quella di un omicidio legato al Totonero che travolse il calcio negli anni ’80 e quella di un omicidio legato a droga e ‘Ndrangheta. Familiari ed ex compagni hanno dubbi sull’ex fidanzata Isabella, molto morbosa, che voleva a ogni costo tornare con lui. Compaiono le figure di due cugini che, se avessero saputo che Denis l’aveva lasciata, l’avrebbero ammazzato per il “disonore” provocato.
Si va alla riesumazione del cadavere nel luglio 2017. Per l’avvocato Fabio Anselmo “c’è la certezza che si è trattato di omicidio”. Denis sarebbe stato soffocato, poi adagiato sulla strada davanti al camion. Da chi? Alessandro Politi ha provato a chiederlo a isabella, che non ha risposto. Dovrà parlare comunque di nuovo della sua deposizione, perché la procura ha riaperto le indagini.