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La spirale Essure è stata impiantata in Italia da migliaia di donne, ma poi ritirata dal mercato. Noi ora vogliamo compilare un registro nazionale da consegnare alla ministra della Salute: ecco come iscriversi

- CLICCA QUI SE HAI USATO LA SPIRALE ESSURE E COMPILA IL MODULO: CONSEGNEREMO IL REGISTRO ALLA MINISTRA DELLA SALUTE GRILLO

Svenimenti, giramenti di testa, dolore nella parte bassa dell’addome. E mancanza di desiderio sessuale, a causa di dolori e bruciori. E’ quanto raccontano di aver passato le donne ascoltate da Roberta Rei che hanno impiantato una piccola spirale che si chiama Essure, destinata a chi decide in modo definitivo di non avere figli. E’ un piccolo intervento che blocca il passaggio degli spermatozoi alle ovaie e impedisce così la gravidanza. Un’ottima soluzione per chi non può usare altri anticoncezionali.

Nel mondo sono stati venduti circa un milione di dispositivi e in Italia il Servizio sanitario nazionale ha rimborsato 7.000 spirali vendute. Ma che potrebbe aver costretto Danielle, una delle donne intervistate da Le Iene, ad andare 28 volte in Pronto soccorso, farsi operare per appendicite, tornare in ospedale esattamente una settimana dopo, senza l’appendice, ma con lo stesso dolore.

E negli Stati Uniti è partita una class action con a capo Erin Brockovich, che a Roberta Rei spiega: “Ci sono decine di migliaia di donne che hanno avuto problemi con Essure, e molte di loro hanno avuto una reazione allergica al nichel”. Matteo Crotti, ginecologo dell’ospedale di Carpi che ha già provveduto alla rimozione di cinque dispositivi Essure, dice: “La rimozione del dispositivo e la scomparsa dei sintomi fa sospettare che un certo nesso di causalità c’è”. Ma a oggi non esiste il protocollo di espianto.​​​​​​​

Essure ha comunicato di aver fermato la commercializzazione del dispositivo, e nel 2017 il ministero della Salute ha chiesto il ritiro in via precauzionale dell’anticoncezionale presente nelle strutture sanitarie. Roberta Rei ha ottenuto una promessa dalla ministra della Salute Grillo: indagare su Essure e ricevere le donne che hanno impiantato il dispositivo. E visto che non esiste in Italia un registro con le donne che hanno impiantato Essure, chiediamo alle dirette interessate di cliccare qui e compilare il modulo con tutti i dati. Consegneremo il registro alla ministra della Salute, per aiutare a fare chiarezza e a sostenere chi ha avuto problemi dal dispositivo.

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