Pochi giorni fa è uscita una notizia: Mouad, un ragazzo marocchino, affetto da una gravissima disabilità neurologica, è costretto a vivere da due anni e mezzo in una baracca con una sola finestra alle porte di Cassino (Frosinone) con i genitori e i fratellini.
Alice Martinelli è andata sul posto per cercare di dare una mano. Per fare la doccia la famiglia deve andare dal fratello del padre Abdel, racconta l’uomo. La carrozzina del piccolo non passa nemmeno dalle porte. Per andare in bagno, il piccolo deve essere portato in braccio da mamma o papà. Quando piove, la baracca si allaga.
Mouad non cammina e non parla. Gli unici soldi che entrano in famiglia, dice Abdel, sono i 115 euro dell’“accompagnamento” per il bambino e i pochi che lui riesce a raccogliere vendendo ombrelloni o tagliando l’erba. Davanti alla nostra Alice Martinelli i genitori non riescono a trattenere le lacrime.
La nostra Iena porta a trovarli il sindaco di Cassino, D’Alessandro, che promette una casa e un lavoro ad Abdel.
Due giorni dopo scopriamo però che Abdel non ci ha detto la verità: percepisce in realtà dallo Stato come aiuto sociale un totale di 1.216 euro al mese. “Con quei soldi potevi portare via la tua famiglia da qui, danneggi non solo loro ma anche tutti i disperati a cui questi soldi dovrebbero arrivare e invece non arrivano”, dice ad Abdel la nostra Alice Martinelli, che torna subito a Cassino a parlare con l’uomo.
Il Comune comunque l’ha aiutato, ora fa il muratore, guadagnandosi i soldi per far uscire il prima possibile la famiglia dalla situazione orribile in cui anche lui l’ha fatta piombare.