I settanta uomini, donne e bambini morti in Calabria erano afghani, pachistani, iraniani e somali. Fuggivano tutti da paesi lacerati da guerre, violenze e regimi autoritari. Avevano, secondo anche la nostra Costituzione, diritto all'asilo politico. Con Gaetano Pecoraro ci chiediamo: perché questo diritto viene garantito solo all'arrivo e non prima di viaggi della morte come quello di Cutro? Ne parliamo anche con il ministro Salvini