Malformazioni, cancro e inquinamento ambientale. I cittadini di Augusta, una cittadina in provincia di Siracusa, rilanciano l’allarme su questi tre fattori di grave rischio del cosiddetto “triangolo della morte”. Giulio Golia è andato a vedere i 30 chilometri di costa “incriminati”, occupati da raffinerie, stabilimenti petrolchimici e scorie.
Ha anche incontrato i residenti che gli parlano di patologie sempre più frequenti. Due su tutte: l’ipospadia e l’epispadia, malformazioni della parte finale dell’uretra che vanno corrette solo con un intervento chirurgico. Ogni mille bambini nati, 13 ne sono affetti contro una media di 5 ogni mille.
Oltre alle malattie, un’altra questione importante è quella relativa alle scorie. Come le ceneri di pirite che contiene arsenico, piombo e buona parte è esposta ai venti. Come se non bastasse, nei terreni attorno agli stabilimenti ci sono coltivazioni e allevamenti.