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Era stata insultata sui social per il suo aspetto estetico, ma dopo la sua testimonianza a Le Iene tante ragazze hanno ringraziato Valentina Dallari per il suo coraggio. Qui tutti gli aggiornamenti dopo i nostri servizi

Ospedali da incubo: dimissioni con revoca!

Continua il viaggio negli ospedali da incubo di Gaetano Pecoraro. Dopo le rivelazioni sconvolgenti sulla sanità campana siamo finiti a Reggio Calabria. Dove la situazione è addirittura peggiore.

E questo sfacelo costa pure un sacco di soldi. Il confronto con un ospedale milanese è impietoso. Nel 2018 il Policlinico di Milano che conta 912 posti letto e che funziona, ha messo a bilancio una spesa di circa 430 milioni di euro. L’azienda sanitaria di Reggio Calabria spende per i suoi ospedali che sono nelle condizioni che avete visto e hanno in tutto 460 posti letto, cioè la metà, 800 milioni di euro all’anno.

E per capire dove finissero tutti quei soldi Gaetano Pecoraro era andato da Pasquale Mesiti, direttore generale di quell’azienda sanitaria, a chiedere il bilancio. Ma dopo aver serenamente ammesso alla Iena di non avere nessuna traccia di quei soldi, Mesiti ha fatto l’unica cosa che poteva fare: si è dimesso. Ma è stato subito riconfermato dal commissario della sanità Saverio Cotticelli! Forse perché accettarle significava riconoscere un po’ di responsabilità?

 

Valentina Dallari: “L’anoressia non deve essere un tabù”

Studi scientifici hanno evidenziato che le ragazzine che passano più tempo sui social hanno il doppio di probabilità di ammalarsi di disturbi alimentari. Abbiamo affrontato questo problema con Valentina Dallari, una ragazza che l’ha vissuto sulla sua pelle. Un giorno per caso la sua vita viene stravolta, quando diventa una tronista di Uomini e donne. Si siede sul famoso trono di Maria De Filippi e la sua faccia va in onda su canale5.

Con la popolarità aumentano i follower. Ma aumentano anche gli hater, che le mandano centinaia di messaggi che offendono il suo aspetto fisico. Valentina cerca allora ispirazione nei profili delle ragazze più amate sui social: sono tutte magre e per inseguire quei canoni estetici si ammala di anoressia. Tanto che pure Maria De filippi si preoccupa. Nel periodo peggiore arriva a pesare solo 37 chili. Poi il ricovero, il sostegno degli amici e della famiglia e Valentina piano piano sta meglio.

E dopo il nostro servizio Valentina Dallari ci ha fatto sapere che ha avuto “un boom di ragazze che stanno combattendo la malattia” che la ringraziano “perché si sono sentite supportate soprattutto per parlare di un discorso del genere sui social che sanno tutti ma non se ne parla mai come se fosse una sorta di tabù”.

 

Anche la procura di Pescara indaga sui piloni di Strada dei parchi

Con Filippo Roma qualche tempo fa avevamo fatto un bel giretto per i viadotti di Strada dei Parchi in Abruzzo. Quello che avevamo visto ci ha fatto molto preoccupare. Ad esempio che il ferro dei piloni veniva via a mani nude!

Strada dei parchi avrebbe l’obbligo di stanziare 9 milioni di euro l’anno per la manutenzione dei viadotti. Però ne spende molti meno: 2,9 nel 20014, altri 2,9 nel 2015 e 3,6 nel 2016. Praticamente un terzo del dovuto. Che a giudicare dalle condizione dei viadotti non basta.

Dopo il nostro servizio la procura di Teramo ha inviato gli avvisi di garanzia per sei dirigenti di Strada dei Parchi. E pure la procura dell’Aquila ha aperto un fascicolo. Ma quell’autostrada è lunga e in questi giorni anche nella procura di Pescara sono indagati i vertici di Strada dei Parchi. Insomma un’indagine per ogni città toccata dai viadotti. Ma in mezzo a tutto questo indagare vogliamo mettere in sicurezza questi piloni?

 

Abusata da mio padre, con Le Iene “ho preso la mia rivincita”

Francesca era solo una bambina di 13 anni quando la persona più importante della sua vita si è trasformata in un orco. Tutto ha inizio quando Francesca gli parla delle sue pene d’amore con il fidanzato ed è lì che suo padre si trasforma. E nel lettone matrimoniale comincia ad abusare di sua figlia.

Lei non riesce a dire no a suo padre. Quegli abusi diventano una specie di scambio, come i genitori che concedono qualcosa ai figli se vanno bene a scuola, solo che quello che chiedeva lui era terribile.

Francesca infatti ci racconta che se voleva la libertà per uscire con i compagni di classe doveva concedersi a letto a lui.

A 18 anni Francesca va via e non torna più a casa. Ma dopo 8 anni decide di affrontare quell’uomo. “Io solo una domanda ti voglio fare, perché mi hai scopato?”, chiede Francesca al padre. “E’ stato solo uno sbaglio quello che è successo. Uno sbaglio di tutti e due”.

Affrontare suo padre è solo il primo passo di Francesca per ricominciare a vivere. Dopo il nostro servizio ne ha fatto un altro molto importante, come ci ha racconta Francesca: “Ho iniziato la prima seduta dalla psicologa e sicuramente di strada ce ne sarà veramente tanta da fare, però sono contenta della mia piccola rivincita, del fatto di averlo detto, di averlo gridato al mondo intero”.

 

Morta la mamma dell’agente Nino Agostino

Tre giorni fa è morta la signora Augusta, la mamma dell’agente di polizia Nino Agostino ammazzato dalla mafia nel 1989. Noi l’avevamo conosciuta raccontando la storia di suo figlio.

Da 30 anni lei e suo marito Vincenzo chiedono verità e giustizia.

La sera del 5 agosto 1989 l’agente di polizia Nino Agostino viene ucciso da dei sicari a colpi di pistola appena fuori casa sua, sotto gli occhi del padre Vincenzo. Viene ammazzata anche la moglie e con loro muore anche il bimbo che lei portava in grembo.

Nino Agostino era un poliziotto che aveva sempre fatto il suo dovere.

Un mese e mezzo prima di venire assassinato aveva sventato l’attentato all’Addaura del giudice Falcone. I pentiti raccontano che a sparare a Nino sarebbero stati due boss, Nino Madonia e Gaetano Scotto, uomo di collegamento tra Cosa nostra e i servizi segreti. Sì perché in questa storia c’entrerebbero anche i servizi segreti, quelli deviati.

Ma c’è un’altra persona che sarebbe coinvolta in questo delitto: Giovanni Aiello, il cosiddetto “faccia da mostro”. Un anno e mezzo fa è passato a miglior vita portando via con sé i tanti segreti che custodiva. Ma noi qualche mese prima avevamo scovato il rifugio dove si era ritirato, lontano da occhi indiscreti.

La verità a trent’anni da quell’omicidio è che nessuna verità è venuta a galla. E questo è ciò che fa dannare i genitori di Nino Agostino. La signora Augusta disse ai nostri microfoni: “Ho detto ai miei figli che se morirò senza giustizia me lo devono scrivere nella mia lapide. ‘Qui giace Schiera Augusta, mamma dell’agente Agostino, una donna in attesa di giustizia anche oltre la morte’”. Purtroppo Augusta a 80 anni si è spenta prima di avere la giustizia che chiedeva. Rimane però il signor Vincenzo, con la sua forza e la sua lunga barba bianca a ricordarci che non tutto è stato fatto per trovare la verità sulla morte del figlio Nino. A lui un grandissimo abbraccio da parte di tutti noi.


 

Linus e lo scherzo de Le Iene: “Sembro mio nonno”

Nessuno prima era mai riuscito a fare uno scherzo a Linus. Noi sì, e siamo stati davvero diabolici. E’ la sera del 26 novembre e tra poco comunicheremo a Linus che suo figlio si è fidanzato. Però si sa, a vent’anni i ragazzi cercano emozioni forti. E infatti il primogenito Filippo non si fidanza con una ragazza della sua età, lo fa con Mariachiara. E cioè una donna che ha il doppio dei suoi anni. Ma il problema di questa relazione non è solo l’età. Mariachiara è sposata e ha un figlio. E Linus deve pure confrontarsi con il marito cornuto!

Il giorno dopo il nostro scherzo Linus ha confessato quello che gli ha fatto più male di rivedersi in tv: “Sembro mio nonno. Voi avete guardato uno scherzo e avete riso per la dinamica dello scherzo. Io per 25 minuti ho guardato me fra vent’anni”.

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