“Se entra a casa mia un ladro? Io prima sparo per aria o in basso, poi gli dico: se insisti aggiusto il tiro e ti gambizzo”. Don Antonio Mandrelli, parroco in provincia di Urbino, non ha dubbi. E nel dibattito sulla legittima difesa, che martedì prossimo andrà in discussione alla Camera, la sua è una posizione nettissima. “Mi dà più sicurezza il fucile con i pallini” che forze dell’ordine e giustizia italiana.
Alice Martinelli, travestita da suora, è andata da don Antonio a ricordargli che esiste il quinto comandamento (“non uccidere”) e che anche Papa Francesco si è espresso per la difesa della vita umana, in ogni circostanza. Ma lui, il prete con una pistola e due fucili, non si tira indietro e rilancia: Può dire cavolate anche il Papa!”.
Don Antonio, al quale i Carabinieri hanno ora sequestrato i fucili, è stato più volte visitato dai ladri e l’ultima volta gli hanno portato via la stessa amata pistola. Ma lui resta un parroco comunque particolare, e alla nostra “suor Alice” parla anche di immigrazione: “Salvini per me ha fatto bene, a chiudere i porti. Aiutiamoli in Africa”.
E alla fine Don Antonio racconta anche delle sue numerose “sbornie d’amore”, delle avventure galanti che ha avuto a decine prima di indossare l’abito talare.