
E’ ieri, lunedì 15 aprile, fa la notizia del servizio “spaccaossa”, quello di una banda criminale che avrebbe reclutato secondo la Procura di Palermo disperati disposti a farsi spezzare braccia o gambe per simulare incidenti e ricevere poi soldi dalle assicurazioni: 42 gli arresti e 250 gli indagati.
Ismaele La Vardera indagava già da tempo sugli “spaccaossa” e ha incontrato una ragazza che chiameremo Elena e che ci racconta: “Con un masso o peso della palestra di 50 chili ti rompono un braccio o un gamba”. Elena, con la sua testimonianza di “vittima”, ha poi collaborato con l’inchiesta degli inquirenti.
Tutto sarebbe stato organizzato, nella galleria degli orrori che ci racconta, dalla droga per chi spaccava le ossa alla lieve anestesia per le vittime-complici. E ci racconta anche quando le hanno rotto un piede e un braccio per poche centinaia di euro. Già perché c’è pure un tariffario dell’orrore.