“Ti amo, io ti amo“. Questa frase di uno dei ragazzi che fuggivano dall’“autobus del terrore” ha colpito tutti e sono state avanzate le ipotesi più fantasiose su chi fosse il destinatario di quelle parole d’amore.
Alice Martinelli ha incontrato alcuni di quei ragazzi. Oggi sorridono e ci raccontano come sono andate le cose e quello che hanno provato. Assieme a loro riusciamo a trovare Guglielmo, il ragazzo che ha gridato “ti amo” fuggendo dal pullman in fiamme. Quando lo incontriamo ci svela cosa voleva dire quella frase: “Era rivolta al Signore, sul pullman eravamo tutti disperati e anch’io ho voluto fare la mia preghiera. Quando siamo riusciti a salvarci mi è sembrato che si fosse avverata quindi ho voluto ringraziare Dio e ho urlato “Dio ti amo”.
Insomma, nessuna storia d’amore ma un sincero ringraziamento a Dio dopo lo scampato pericolo. Oggi Ousseynou Sy, il dirottatore del pullman è in carcere, per fortuna nessuno si è fatto male e speriamo che questi ragazzi riescano presto a superare questa terribile vicenda.