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Ospedali da incubo. Malasanità e nomine irregolari: l'Asl di Caserta ci vuole denunciare | VIDEO

Dopo i nostri servizi sulle condizioni estreme in cui versano gli ospedali del casertano, l’Asl si muove. Per risolvere? No, per denunciare noi che abbiamo raccontato!

E’ ai primi posti in Italia per ‘morti evitabili’. Le incredibili condizioni di degrado e le situazioni di palese malasanità che la vedono quotidianamente al centro della cronaca, ve li abbiamo mostrati e raccontati attraverso i servizi del nostro Gaetano Pecoraro sulle terribili condizioni in cui versano gli ospedali dell'Asl di Caserta.

E l’azienda sanitaria in questione cosa fa? Mette mano concretamente ai problemi? Nient’affatto: valuta se denunciare Le Iene per falso e diffamazione!

“Contenuti montati ad arte”, accusa la dirigenza dell’azienda sanitaria casertana in un comunicato che si è affrettata a diramare. Quelle mostrate dalle nostre telecamere, sarebbero, stando all’Asl, “immagini di degrado che si riferiscono a spazi non adibiti al pubblico, sui quali sono in atto lavori di ristrutturazione”. Per i vertici dell’Asl campana si tratta di “problemi pregressi la cui responsabilità non può essere imputata all’attuale dirigenza, che invece sta affrontando e risolvendo questioni gravi ed annose”. 

Subito dopo il primo servizio di Gaetano Pecoraro (in cui raccontava della vicenda del chirurgo Nazario Di Cicco, isolato per aver denunciato 18 anni fa la malasanità nell’Asl di Caserta e in particolare nell’ospedale di Aversa) ci sono arrivate decine e decine di altre segnalazioni.

Malasanità, innanzitutto. Casi incredibili, come quello di Antonio, che si è ritrovato con una gamba più corta dell’altra a causa dell’inserimento sbagliato di una protesi. “Appena operato se n’è uscita subito, così sono stato sottoposto a un altro intervento”, spiega. “A quel punto è emerso che la gamba operata era un centimetro e mezzo più corta dell’altra”. E come se non bastasse, gli hanno tagliato anche il nervo sciatico. Oltre che fisico, il danno per Antonio è stato anche economico perché ha perso il suo posto come operaio in un’impresa di pulizie ferroviarie. O ancora la storia di Domenico, vittima di una terribile leggerezza in Pronto soccorso. “Avevo un buco in mezzo alla mano. Stavamo aspettando la radiografia, ma i dottori me l’hanno ricucita”, racconta al nostro Gaetano Pecoraro. “Quando poi arrivano le lastre il medico si accorge che c’era un corpo estraneo nell’arto”. Gli parlano di un frammento di osso, ma vuole vederci chiaro. Dai nuovi accertamenti presso altre strutture ospedaliere viene fuori un’altra verità: “Avevo un sasso di 3 centimetri che nessuno ha notato, come un tendine spezzato e la lacerazione dei nervi”. Così lui non ha più potuto usare la mano e ha perso il lavoro. Qui le nuove segnalazioni di pazienti che abbiamo pubblicato sul sito dopo la messa in onda del servizio (LINK).

E non bastasse ancora tutto questo, saltano fuori nuove vicende di nomine irregolari di dirigenti sanitari in alcuni ospedali del casertano. E chi ce lo conferma? La stessa Asl di Caserta, quella che ora ci vuole denunciare!

I casi segnalati sono ben 54. Da oltre dieci anni questi incarichi sono ricoperti da “facenti funzione”, assunti tramite l'articolo 18. Sono in pratica sostituti a tempo, rinnovati ogni 6 mesi, anche se la legge prevede che il limite massimo sia di dodici mesi. Ma questi dirigenti vengono rinnovati così da anni, anche se mancano dei titoli necessari per le loro funzioni, che arrivano fino alla dirigenza sanitaria di livello più alto. “Sono soggetti a ricatto, quindi se non fanno quello che gli viene detto da chi li ha nominati rischiano il posto”, ci ha raccontato un medico. “E sono persone che non hanno titoli e che non hanno mai fatto un concorso”. 

L'Asl di Caserta, tramite il comunicato diffuso dopo il nostro servizio, ha risposto così: “Il blocco delle assunzioni, che può avere in passato determinato un abuso di nomine ex articolo 18, è completamente superato. Sono in atto o sono stati già espletati concorsi pubblici per oltre 120 dirigenti e per centinaia di operatori”. 

E adesso, i responsabili di tutto questo scempio di risorse e di denaro pubblico, hanno finalmente trovato il vero responsabile: Le Iene. 

Guarda qui i servizi di Gaetano Pecoraro sull'Asl di Caserta.

 

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