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A24-A25, in vigore i limiti ai camion: ecco i ponti a rischio | VIDEO

Dopo il nuovo servizio di Filippo Roma, sono scattati oggi i primi divieti sui viadotti delle autostrade in Abruzzo. Dove abbiamo incontrato il ministro Toninelli e il capo dei suoi ispettori, che traccia un quadro allarmante

Sono entrate oggi in vigore le prime limitazioni al traffico dei mezzi pesanti sugli 87 ponti delle autostrade A24 e A25 in Abruzzo dopo i due servizi di Filippo Roma sulla situazione di pericoloso degrado di questi viadotti, le cui condizioni, come potete vedere anche dall’estratto video del secondo servizio, sono in effetti molto preoccupanti.

Camion e tir in transito sugli 87 viadotti “a rischio” di A24 e A25 in Abruzzo non potranno effettuare sorpassi, non potranno fermarsi sulle corsie di emergenza e dovranno tenersi ad almeno cinquanta metri di distanza l’uno dall’altro sui viadotti. “Non per ragioni di sicurezza ma per evitare immotivati allarmismi”, sostiene polemico il concessionario Strada dei Parchi, che con il suo patròn Carlo Toto non ha preso benissimo i servizi e le visite de Le Iene.

Di diverso parere il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che scrive su Facebook a proposito della seconda puntata dell'inchiesta di martedì scorso (in fondo all'articolo ve le riproponiamo integralmente entrambe): “Interessante il servizio de Le Iene sulla gestione delle autostrade A24-A25. Se tutti i contenuti emersi fossero confermati, si tratterebbe di notizie che non potranno non entrare nella discussione di merito sul Piano finanziario, scaduto dal 2013”. Già dopo il primo allarme che abbiamo lanciato sulle sue autostrade in Abruzzo, il ministro era intervenuto chiedendo misure contro il traffico pesante sui ponti. 

Filippo Roma è tornato a indagare propio accompagnando il ministro alle Infrastrutture e il capo ispettore del ministero dei Trasporti. “Se c’è il sisma nessuno dei viadotti è in grado di reggere, ma anche solo con un carico eccezionale questi vengono giù”, ha detto l’ingegnere Placido Migliorino. “Non mi assumo la responsabilità di dire che questi piloni sono sicuri al 100%. Dalle indagini emerge che il coefficiente di sicurezza è prossimo a 1”.

Questo dato è un indice molto importante calcolato in base alla resistenza di un viadotto in base a diversi fattori come il traffico, gli agenti atmosferici e i terremoti. I viadotti delle A24 e A25 hanno coefficienti attorno a 1, cioè il livello minimo: se dovesse scendere significherebbe, il rischio di crollo è veramente concreto.

Il Ponte di Pietrasecca ha già un valore di 0,85 e la situazione per quello di Cannuccette e Fornaca è ancora peggiore. I loro coefficienti si attestano a 0,78 e 0,75. Accompagnando Toninelli e i tecnici, iniziamo proprio da quello di Macchia Maura lungo la A25. “Si capisce che c’è qualcosa che non va, questo posto l’ho scoperto adesso”, ammette il capo ispettore Migliorino, che negli ultimi 4 anni racconta di aver compiuto 70 visite ispettive segnalando 2.180 anomalie relative però solo alle carreggiate.

Sotto al viadotto Cerchiara, ci accorgiamo che qui i pistoni antisismici sono completamente sganciati dai loro ancoraggi. Sul viadotto Bussi lungo la A25 invece il calcestruzzo dei piloni non esiste più e il ferro è completamente arrugginito come vi avevamo già mostrato nel primo servizio.

C’è anche qualche buona notizia: sono iniziati i lavori sotto al viadotto Palazzo, così come sotto quello di Cocullo e quello di Isola del Gran Sasso. Ma ancora mancano i cantieri al viadotto di Tornimparte i cui piloni sono in uno stato pessimo con un coefficiente di 1.03.  

Guarda qui sotto nella gallery le foto di alcuni dei ponti considerati a rischio.

Ponti delle autostrade A24 e A25 a rischio: le foto:

 
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“Noi come ministero non possiamo chiudere la strada perché la sicurezza degli automobilisti è affidata come da Codice alla Strada esclusivamente al concessionario che in questo caso ritiene sia sicura”, spiega Migliorino.

Il concesssionario, Strada dei Parchi di Carlo Toto, resta intanto polemico. I provvedimenti di oggi sono scattati “per rispetto istituzionale in quanto ‘ritenuta adeguata’ dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche al fine di evitare ulteriori inutili allarmismi, che stanno creando gravi quanto immotivate preoccupazioni negli automobilisti scossi e quotidianamente confusi da un bombardamento di allarmi irresponsabili”.

Il capo ispettore Migliorino invece apprezza il nostro lavoro: “Le Iene si sono rivelate più incisive rispetto alle mie lettere degli ultimi anni. Per gestire 2.000 chilometri di autostrada ci sono solo quattro persone di cui un solo ingegnere”.  

Anche il racconto di un operaio addetto alla manutenzione dei ponti stessi non lascia certo tranquilli. “Ai miei amici dico di accelerare quando passano su questi viadotti, io invece non ci passo proprio. Se venissero fuori tutte le cose, l’autostrada la chiudono”.

Guarda qui sotto i servizi completi di Filippo Roma sullo stato dei ponti delle A24 e A25.

 

 

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