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Autovelox, prima sentenza dopo le multe: “Manca l'omologazione” | VIDEO

Anche Le Iene si sono occupate della raffica di multe dell’autovelox di viale Fulvio Testi a Milano. Oggi il giudice di pace ha accolto il ricorso di un automobilista che aveva preso otto sanzioni

“Abbiamo vinto il nostro ricorso per mancanza della necessaria omologazione dell’autovelox”. La Globoconsumatori anticipa la sentenza del giudice di pace che ha accolto il ricorso di un automobilista multato dall’impianto installato in viale Fulvio Testi a Milano.

Lo stesso di cui si era occupato il nostro Fabio Agnello contattato da alcuni multati che in pochi giorni si sono visti recapitare a casa verbali per oltre tremila euro. Associazioni di consumatori e automobilisti guardano positivamente il risultato della sentenza di oggi. “Si apre così un capitolo del tutto particolare, soprattutto per coloro che hanno già pagato le contravvenzioni e che risulterebbero elevate con apparecchiatura non idonea allo scopo”, spiega Mario Gatto, presidente della Globoconsumatori.

Il caso specifico fa riferimento a un automobilista che dopo 8 verbali scattati dallo stesso autovelox ha fatto ricorso. Non ha rispettato il limite di velocità e quindi il codice della strada, ma a quanto pare neppure l’apparecchio sarebbe risultato in regola per far scattare le sanzioni. Gli mancava infatti l’omologazione come hanno anticipato dalla Globoconsumatori, ma per avere le motivazioni precise bisognerà attendere che il Tribunale le depositi entro 60 giorni.

Guarda qui sotto il dispositivo del giudice di pace

La taratura serve a calibrare al millimetro le rilevazioni. Va fatta quando tutto è stato installato e posizionato lungo la strada che verrà monitorata. Che ci fosse qualcosa di strano in quell’impianto di viale Fulvio Testi ce ne siamo accorti anche noi. “Gli autovelox devono essere tarati e calibrati dove sono installati”, spiega Giorgio Marcon, consulente tecnico esperto di sicurezza nel video che potete vedere qui sopra. “Un autovelox tarato in un luogo diverso da dove è installato può dare velocità diverse”. Indovinate dove è stata fatta? A Vairano di Vidigulfo, in provincia di Pavia, per poi essere installato in viale Fulvio Testi a Milano.

“Quindi è probabile che in quella raffica di multe alcune siano ingiuste”, ha detto Fabio Agnello mettendo in guardia gli automobilisti multati. E ci aveva visto bene: oggi il giudice di pace ha accolto il primo ricorso.

Fabio Agnello ci aveva già parlato del caso della Milano-Meda, dove da 100 chilometri orari si è passati a un limite di 80, poi è stato installato un autovelox con migliaia di multe e infine la velocità massima consentita è tornata a quella iniziale. Ci sono anche i casi di fotogrammi con all’interno più veicoli e quindi è difficile rintracciare l’auto che non ha rispettato il codice della strada.

 

Guarda qui sotto il servizio completo di Fabio Agnello sugli autovelox di Milano

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