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Identificati gli aggressori di Daisy, c'è anche il figlio di un politico Pd

Sfuma il movente razzista nell’aggressione alla primatista italiana di lancio del disco, di colore, Daisy Osakue, ferita a un occhio con il lancio di un uovo da un auto. I tre ragazzi autori del gesto hanno colpito almeno altre sette persone per “uno stupido gioco”

Sono stati identificati i tre autori dell’aggressione a Daisy Osakue, l’atleta azzurra e primatista italiana di lancio del disco, di colore, colpita e ferita a un occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa a Moncalieri (Torino). I tre ragazzi, che abitano nel Torinese, sono stati denunciati per lesioni e omissione di soccorso, uno di loro è figlio di un consigliere comunale del Pd a Vinovo. 

Immediata l’intervento del ministro degli Interni e vicepremier, Matteo Salvini, segretario della Lega: "Se verrà dimostrato che il razzismo non c'entra niente e che addirittura, come pare, il primo di questi cretini è il figlio di un consigliere comunale del Pd, c'è qualcuno che deve chiedere scusa e fare silenzio per il prossimo mese". 

In effetti il movente del razzismo sembra sfumare. Molte altre persone sono state colpite in maniera analoga.

Le indagini dei carabinieri sono partite dopo il racconto di Daisy. L’auto era già stata segnalato qualche giorno prima a Moncalieri da un’altra vittima di un lancio di uova. Si è scoperto che altre persone erano state colpite da lanci di uova nei giorni precedenti (sette in almeno due mesi). Grazie ai filmati delle varie videocamere di sorveglianza si è arrivati ai tre, che hanno subito confessato: “È stata una goliardata, un gioco cretino che abbiamo visto in tv".
 

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