Diciotti, scontro l'Ue. I 150 migranti in sciopero della fame | VIDEO
Le immagini dalla nave militare italiana ferma a Catania. Il no di Salvini allo sbarco dei 150 migranti soccorsi perché "tutti illegali". Di Maio: "Intervenga l'Ue o non paghiamo più 20 miliardi di contributi europei". Nessun accordo a Bruxelles. "Trarremo le conseguenze", replica il premier Conte
La tensioni sul caso Diciotti parte dai migranti bloccati sulla nave e dai moli di Catania e arriva fino a Bruxelles (nel video qui sopra potete vedere qual è la situazione a bordo). Il caso è quello della nave militare italiana Diciotti su cui sono bloccati da tre giorni 150 migranti soccorsi in mare, e ora in sciopero della fame per protesta, che il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega ritiene "tutti illegali" e non vuole far sbarcare nel porto di Catania (27 minori non accompagnati sono stati fatti scendere a terra la sera di mercoledì 22 agosto).
Dopo il no si Salvini, è arrivato il duro intervento dell’altro vicepremier, Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo e capo politico dei 5 Stelle, contro l’Unione europea: “Non vogliamo essere presi in giro, l’Ue decida sulla redistribuzione tra i vari Paesi di questi migranti entro oggi o l’Italia non verserà più i 20 miliardi annui di contributi europea. Non significa Italexit, ma i cittadini chiedono di far rispettare il Paese" .
Dura anche la replica di Bruxelles. "Le minacce non sono d'aiuto e non porteranno ad avvicinarsi a una soluzione per i migranti a bordo della Diciotti", dichiara il portavoce della Commissione europea, Alexander Winterstein. "Dare i soldi al bilancio Ue è un obbligo legale".
L'incontro Ue sulla "crisi Diciotti" non ha prodotto alcun risultato concreto. "Trarremo le conseguenze", ha commentato su Facebook il premier Giuseppe Conte, che parla di "ipocrisia europea".
Sulla nave della Guardia Costiera sale intanto la tensione. I migranti sono in sciopero della fame e le visite a bordo sono sospese, fa sapere il senatore pd Davide Faraone (le immagini del video qui sopra sono state riprese durante la sua visita di ieri assieme al deputato Pd, Carmelo Miceli).
Il no di Salvini. Già in precedenza Salvini ha impedito lo sbarco di navi di ong con migranti soccorsi in mare (per esempio nel caso dell’Aquarius), ora però si tratta di una nave militare italiana che è ferma al largo e che ha ricevuto l’autorizzazione ad attraccare dal ministro italiano dei Trasporti, Danilo Toninelli.
Lo scontro istituzionale sulla vicenda è salito ad alto livello. Salvini non è disposto a cedere, anche si è parlato di un intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della magistratura (la procura di Agrigento potrebbe aprire un fascicolo per sequestro di persona).
"Non sono ignoto. Sono qua. Sono Matteo Salvini. Senatore e ministro dell’Interno con mandato preciso di difendere i confini e occuparsi della sicurezza di questo Paese. Mi volete indagare? Indagatemi. Mi volete processare? Processatemi. Ho spalle larghe. Ma con il mio permesso, a parte i bambini, non sbarca nessuno. Se vuole intervenire il presidente della Repubblica, lo faccia. Se vuole intervenire il premier, lo faccia. Ma per me l’Italia ha già dato. Se l’Europa non fa il suo dovere, per quanto mi riguarda le navi, come arrivano, possono tornare indietro”. “Se mi arrestano, mi venite a trovare amici?", ha chiesto ai follower su Twitter il ministro.
Lo scontro con l'Anm. Dopo i messaggi social di Salvini, ne è arrivato un altro che ha scatenato le polemiche. "Messaggio da parte della Lega Abruzzo: se toccate il Capitano vi veniamo a prendere sotto casa... occhio!!!". Il Capitano in questione è il leader della Lega Matteo Salvini, il destinatario del post del deputato leghista, eletto in Abruzzo, Giuseppe Bellachioma, è la magistratura. Durissima la replica dell'Anm, l''Associazione nazionale magistrati: "Si tratta di una azione di una inaudita gravità e un fatto senza precedenti, tenuto conto della provenienza da un parlamentare”.
Lo scontro con Fico. È scontro aperto anche con il presidente della Camera, Roberto Fico, dei 5 Stelle. Fico sostiene che le persone a bordo debbano essere rilasciate il prima possibile: "Non possono essere più trattenute”. “Il presidente della Camera ogni tanto dice e fa l'esatto contrario di altri esponenti M5S: è un problema che si risolveranno loro. Lui pensi a fare il suo lavoro, io il mio”, ribatte Salvini.
A difendere Fico, è intervenuto la ministra per la Coesione territoriale, Barbara Lezzi (M5S): "Caro Salvini, l'italia ha fatto il suo dovere salvando i migranti grazie alla Guardia costiera e ha dimostrato civiltà e umanità a dispetto di un'Europa vigliacca e disonorevole. Nessuno deve impartire lezioni alla terza carica dello Stato circa la prerogativa di esprimere legittime posizioni".
L'Onu. L'Agenzia delle nazioni unite per i Rifugiati (Unhcr) e l'Oim, l'Organizzazione internazionale per le Migrazioni, chiedono al governo italiano di permettere lo sbarco dei migranti dalla Diciotti.