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Genova, almeno 39 morti per il crollo del ponte dell'autostrada: si scava ancora

Ferragosto di lutto. Tra le vittime anche tre bambini, mentre i soccorritori cercano i dispersi tra macerie dell’A10 e le lamiere di auto e camion caduti da 90 metri di altezza. Polemiche sul Ponte Morandi, degli anni ’60, che già nel 2009 stava per essere demolito. Video e foto

È un Ferragosto di lutto: Genova si risveglia come se una bomba fosse esplosa nel cuore della città. E le vittime e la scena che si presenta sono quelli, dopo il crollo di parte del Ponte Morandi dell’autostrada A10. I morti accertati sono 39, tra cui tre bambini, mentre i soccorritori scavano tra macerie e lamiere e si pensa che si potrebbe arrivare a una quarantina.

Il ponte si è portato con sé auto e Tir per un volo di 90 metri. Almeno 400 residenti della zona dove è caduta parte del viadotto, che è finito soprattutto sul greto del torrente Polcevera, hanno dovuto abbandonare le loro case. Intanto, dopo la visita del premier Giuseppe Conte si parla già di demolizione completa della struttura e di un percorso alternativo per la parte dell'A10 che collega Genova al ponente cittadino e alla direzione verso Savona e Ventimiglia e viceversa.

Mentre in città si osservano due giorni di lutto cittadino, l’effetto della tragedia è pesante anche per il traffico, in uno snodo fondamentale per gli spostamenti nel nord ovest e non solo, data la chiusura dell’A10 Genova-Savona tra il bivio A7 Milano-Genova e Genova Aeroporto in entrambe le direzioni. Problemi anche per la circolazione ferroviaria. La polizia consiglia nell'area di non usare le autostrade e di scegliere la viabilità ordinaria. Raccomanda inoltre di evitare le zone vicine al crollo per non intralciare le operazioni di soccorso.

Le polemiche intanto puntano contro quel ponte che ha causato la tragedia, chiamato il "Ponte di Brooklyn" ligure o anche la Gronda. "Il Viadotto Morandi ha presentato fin da subito diversi aspetti problematici, oltre l'aumento dei costi di costruzione preventivati", scriveva due anni fa Antonio Brencich, docente di Costruzioni in cemento armato all’università di Genova. Realizzato nei primi anni ’60, fin da subito fu "oggetto di manutenzioni profonde". Già nel 2009 si era studiata un'ipotesi di demolizione controllata, che avrebbe richiesto dagli 8 ai 12 mesi.

Una relazione redatta quell’anno per Autostrade per l'Italia metteva in guardia sui potenziali rischi: "Lo svincolo di innesto sull'autostrada per Serravalle, all'estremità est del viadotto produce quotidianamente, nelle ore di punta, code di autoveicoli e il volume raggiunto dal traffico provoca un intenso degrado della struttura sottoposta a ingenti sollecitazioni". Autostrade per l'Italia fa sapere che "sulla struttura erano in corso lavori di consolidamento”

Qui sotto potete vedere il video dall’elicottero e quello dei soccorsi,e le foto del ponte crollato e dei soccorritori al lavoro.
 

 

 

Genova, crolla ponte dell'autostrada: le foto

 
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Genova, crolla ponte dell'autostrada: le foto dei soccorsi

 
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