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Mamma lesbica: “Per registrare mia figlia ho dovuto dichiarare il falso”

A Piacenza, Sara, unita civilmente con Irene, si è autodenunciata: non ha potuto registrare la piccola nata da fecondazione assistita come figlia sua e della sua compagna, ma come nata dall’“unione naturale con un uomo”. Diversamente è andata a Milena e Angela, che abbiamo incontrato un mese fa

"Mi sono autodenunciata ai carabinieri per aver dovuto dichiarare un falso in atto pubblico, pena privare mia figlia di un'identità civile, con la conseguenza di nessun nome, cognome o codice fiscale". Sara è di Piacenza, è unita civilmente con Irene e il 24 luglio ha partorito una bambina, nata grazie alla fecondazione assistita con donatore anonimo in Spagna. Ma quando si è recata all’anagrafe per registrate la piccola, Sara si è trovata costretta a dichiarare il falso.

“L’ufficiale di stato civile si è rifiutato di ricevere il riconoscimento di entrambe le madri e ha rifiutato un atto di nascita per una bambina nata da fecondazione assistita”, ha spiegato l’avvocato Alexander Schuster. Così Sara ha dovuto dichiarare che la bambina è nata "dall’unione naturale con uomo non parente né affine con lei nei gradi che ostacolano al riconoscimento ai sensi dell'articolo 251 del codice civile". Ma la donna non ci sta, e decide di autodenunciarsi ai carabinieri, affermando di aver dichiarato il falso.

Il Comune si è difeso appellandosi al rispetto della normativa in vigore. “L'interesse del bambino nato è che nell'atto di nascita compaiano solo le informazioni necessarie alla propria identificazione e non alle scelte sessuali dei propri genitori o altri elementi quali la nascita da fecondazione assistita. Tale informazione infatti non è prevista nemmeno nel caso di coppie maschio-femmina in cui la nascita è stata determinata dalla fecondazione assistita", ha commentato l’assessore ai Servizi per il cittadino, Filiberto Putzu.

Però, altri Comuni italiani, come Milano e Torino, danno già la possibilità di registrare i piccoli come figli di entrambe le madri. Proprio come hanno potuto fare Milena e Angela, coppia lesbica di Cormano, comune alle porte di Milano, che ha avuto il piccolo Noah, nata il 30 giugno.

Vi abbiamo raccontato la loro storia in un’intervista del 18 luglio. Dopo 16 anni di vita insieme, la coppia ha raccontato la propria storia d’amore e di diritti civili e umani. “Siamo Angela e Milena con un bambino. Siamo una famiglia”, esordiscono.

Guarda qui sotto l’intervista di Milena e Angela.  

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