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Morta la moglie di Mariano, e martedì c'è lo sfratto

Filippa, forse per lo stress di questi mesi, è morta due giorni fa a 85 anni. Il novantenne Mariano, in pieno lutto e gravemente malato, il 29 deve pure affrontare una nuova scadenza per lo sfratto voluto dalla nipote Isabella

Forse non ha retto allo stress di questi mesi, e alla fine è stata lei ad andarsene per prima. Nella notte tra lunedì e martedì è morta in ospedale Filippa, 85 anni, la moglie di Mariano, l’anziano novantenne sotto sfratto per una lite familiare di cui vi abbiamo parlato più volte con la nostra Nina Palmieri a partire dal 4 marzo scorso.

In pieno lutto, alla perdita della compagna di una vita, si aggiunge ora quello che sembra un accanimento: il 29 maggio, martedì prossimo, è previsto lo sfratto dalla casa che ha costruito, dove ha vissuto per 60 anni, dove ha cresciuto le figlie Daniela e Leonarda e dove, gravemente malato, vorrebbe morire. I medici hanno sconsigliano lo spostamento dall'abitazione, perché il trauma potrebbe portare Mariano alla morte.Domani, ci sarà un’udienza in cui verrà chiesta una nuova sospensione del provvedimento. Se non verrà accolta, Mariano dovrà lasciare la casa.

Tutto nasce da una faida familiare che dura da 40 anni per questioni di eredità. Con liti continue all’interno di un’unica palazzina a tre piani. “Ma dove devo andare? Non mi posso muovere", aveva detto a marzo Mariano a Nina, quando allo sfratto, poi rimandato, mancavano 48 ore. “Mi ammazzano così”, ripeteva Filippa, appena scomparsa.

A volere lo sfratto è la nipote Isabella che, con il marito Pino, ha comprato l’intera casa all’asta dopo che era stata pignorata per debiti per le continue cause perse dalla famiglia dell'anziano. La palazzina era stata divisa in due alla morte del padre di Mariano. Alla madre di Isabella era toccato la parte sotto, Mariano sopra alla sua ha costruito un ampliamento considerato abusivo. Da qui nasce un’interminabile lite, trasformatasi in vera faida familiare con telecamere ovunque, tra dispetti, derisioni, rintocchi a morto e urla continue nei corridoi. Finora Isabella e Pino hanno rifiutato di lasciare Mariano morire nella sua casa, viste le sue condizioni (anche se poi Filippa lo ha paradossalmente anticipato), pagando un affitto di 400 euro.

Noi, non possiamo e non vogliamo entrare nel complesso merito legale e non solo di una diatriba familiare quarantennale. E abbiamo preso le distanze dalle centinaia di insulti che ha ricevuto, partendo da Facebook, la famiglia della nipote. Abbiamo proposto una mediazione con il secondo servizio di Nina e un nuovo articolo: non è possibile trovare una soluzione? Se i 400 euro dell'affitto non bastano, possiamo intervenire tutti per aumentarli. Per ora la mediazione non sembra andata in porto.

Speriamo che domani ci sia un nuovo rinvio dello sfratto. Eseguirlo martedì 29 maggio, appena diventato vedovo, sembrerebbe troppo crudele.

Noi come sempre vi terremo aggiornati.

Guarda qui sotto i servizi e gli articoli che abbiamo dedicato a Mariano.

- La figlia Daniela: "Sono tornati a infastidirci: l'ultima speranza per mio papà è la sospensione del pignoramento"  

- Caso Mariano: proviamo a risolvere il problema senza generare altro odio?
 

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