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Sgomberata l'ex fabbrica di penicillina di Roma | VIDEO

Con una telecamera nascosta vi abbiamo portato dentro l’ex fabbrica di penicillina, diventata in 30 anni una vera e propria città abbandonata in mano a occupanti e spacciatori

È stato sgomberato il “gran ghetto” di Roma, l’ex fabbrica di penicillina su via Tiburtina, occupata da oltre 400 persone tra migranti, senzatetto e tossicodipendenti. Con una telecamera nascosta vi abbiamo portato in questo “buco nero” della città, oggetto da oltre 30 anni di un contenzioso tra proprietari privati e amministrazione pubblica, che bloccava qualsiasi intervento da parte delle istituzioni. Così, come vi abbiamo mostrato, l'ex fabbrica era diventata luogo di illegalità e degrado. 

Al momento dello sgombero sono state trovate all’interno 40 persone. “Sono andati via tutti nei giorni scorsi. Anche io stanotte ho dormito in strada”, racconta un ragazzo senegalese. Nel palazzo è arrivato anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, accolto dalle urla di un residente: “Dov’eri prima? L’amianto ce lo lasci dentro?”. 

Tra quei capannoni pieni zeppi di amianto è nata negli anni una vera e propria città, dove poter trovare qualsiasi cosa, a partire dalla droga. In questo luogo perduto alcuni si erano ritagliati una stanzetta privata, altri avevano aperto piccoli commerci al dettaglio. Tutto nella più totale illegalità e impunità. Tra escrementi, spazzatura e tubature pericolanti, alcuni occupanti avevano creato vere e proprie camerate.

In questo luogo di impunità viveva Alinno Chima, il nigeriano di 46 anni ritenuto dagli investigatori il terzo stupratore e assassino di Desirée Mariottini, 16enne violentata e uccisa il cui corpo è stato trovato nella notte tra il 18 e il 19 ottobre scorso. 

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