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Sigarette di contrabbando sulla nave militare italiana: “5 militari indagati”

Noi de Le Iene siamo stati i primi a dare la notizia del sequestro di 700 chili di sigarette avvenuto il 16 giugno scorso sulla nave militare Caprera di ritorno da una missione a Tripoli. Ora le indagini si concentrerebbero su cinque persone dell’equipaggio

Cinque militari sono indagati per i 700 chili di sigarette di contrabbando a bordo della nave militare italiana Caprera, sequestrati dalla Guardia di Finanza a Brindisi il 16 luglio. Siamo stati proprio noi de Le Iene a dare per primi la notizia dell'operazione il 19 settembre scorso, dopo la conferma avuta dalla Iena Luigi Pelazza da parte del comandante della Caprera, il tenente di vascello Oscar Altiero.

Secondo quanto riporta il settimanale locale Il7 Magazine, la procura di Brindisi ha concentrato le indagini su cinque persone dell’equipaggio che sono ancora in servizio.

La nave Caprera era appena tornata da una missione di 108 giorni a Tripoli, dove aveva il compito di segnalare alla Guardia costiera libica le imbarcazioni di migranti dirette verso l’Italia. Le 3600 stecche, chiuse in 72 scatole, sono state fatte trasportare da alcuni marinai prima nei furgoni della Capitaneria di porto di Brindisi e poi messe sotto sequestro dalla Finanza.

Alla notizia lanciata sul nostro sito, la Marina Militare aveva affermato che “il 15 luglio 2018 sulla nave Caprera, ormeggiata nel porto di Brindisi e di rientro dall’Operazione Nauras in Libia, a seguito di attività di controllo disposta dal Comandante dell’Unità stessa, vennero rinvenuti degli scatoloni contenenti tabacchi lavorati esteri. Della scoperta furono prontamente informate la Procura militare di Napoli e quella ordinaria di Brindisi”.

Ora la procura di Brindisi sta indagando per rispondere alle molte domande sollevate dalla vicenda. Cosa ci facevano tutte quelle sigarette di contrabbando su una nave militare italiana? Qualcuno le aveva comprate semplicemente per rivenderle esponendosi però a un forte rischio di ricatto? Oppure erano una forma di “compenso” per aver magari chiuso un occhio sul passaggio di qualche imbarcazione di scafisti (il traffico di sigarette e di essere umani sono controllati a Tripoli dagli stessi miliziani)?

Noi, naturalmente, continuiamo a tenervi aggiornati fino al servizio di Luigi Pelazza, in onda a Le Iene che partono domenica 30 settembre.

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