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Stalking, la condanna di Torino e la storia di Adele e Stefania

Giuseppe Garofalo è stato condannato a 10 anni e 8 mesi per la persecuzione contro l’ex moglie e i 4 figli. Noi vi parliamo anche di un altro stalker, l’ultimo di cui ci siamo occupati, che abbiamo fatto arrestare

Elena Farina aveva chiesto in ogni modo l’ex marito restasse in carcere, dopo che lo aveva denunciato 15 volte per stalking, la vera persecuzione sistematica che portava avanti contro lei e i quattro figli.

L’ultima aggressione era dell’8 marzo 2017 quando aveva puntato la pistola contro il figlio maggiore nel bar gestito dall’ex moglie e aveva anche premuto il grilletto ma il colpo non era partito. Tutto era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza.

Ora la condanna è arrivata, dura, a Torino: Luigi Garofalo dovrà scontare 10 anni e 8 mesi. Le accuse erano: tentato omicidio del figlio, stalking, estorsione e violenza sessuale sull’ex moglie. Era stato arrestato e ma rimesso in libertà più volte, per questo la ex moglie aveva lanciato il suo appello.

Noi de Le Iene siamo da sempre in prima linea nella lotta contro lo stalking e le violenze sulle donne anche fisiche che quasi sempre lo accompagnano. Qui sotto vi riproponiamo l'ultimi servizio dedicati al tema, che ha aiutato due vittime. Un aiuto era arrivato in precedenza anche a Ljuba Lombardi, di cui avevamo raccontato la storia prima sul sito e in onda e poi con un altro servizio di Nina Palmieri.

Nel servizio di Nina Palmieri “Minacciate di morte dallo stalker latitante” del 26 aprile scorso, vi abbiamo raccontato il terrore in cui vivevano due donne, Stefania e Adele, ex compagne di un uomo, Giuseppe, che ha rovinato la loro vita. Giuseppe era evaso dagli arresti domiciliari e per questo l'incubo era quotidiano per entrambe, si nascondeva dietro ogni angolo, temendo la sua vendetta.

Lo stalker, dopo un idillio iniziale, era ossessionato dalla gelosia, con tanto di “penitenze” pure fisiche, racconta Adele, isolata da famiglia e amiche, fino alle botte e a una sorta di sequestro. Adele riesce a fuggire: iniziano i messaggi di morte, i pedinamenti. Lo denuncia e se lo trova sotto casa con un machete, poi le dà fuoco alla macchina. Alla terza denuncia, la giustizia si muove: Giuseppe finisce ai domiciliari.

Entra in scena Stefania: anche con lei lo stalker inizia con le maniere dolci, chattando su Facebook dai domiciliari. Lei va a trovarlo in Sicilia: è amore, con nove primi giorni di amore.

La fermano i carabinieri e le dicono che Giuseppe è ai domiciliari. Lui la convince che è tutta colpa della persecuzione della sua ex, Adele, appunto. Poi anche con Stefania inizia la gelosia ossessiva e si passa di nuovo alle folli “punizioni”. Torna da lui per chiudere la storia, dopo le minacce anche alle sue figlie: la picchia selvaggiamente, la trascina per i capelli in camera dove c'è una pistola sul comodino e la violenta.

Stefania lo denuncia. Giuseppe finisce in carcere e poi ai domiciliari per le violenze ad Adele e Stefania: nel dicembre 2017 viene condannato a 8 anni, lo stalker però due settimane prima della condanna evade dai domiciliari. Da cinque mesi è latitante, Adele e Stefania sono terrorizzate, pensano che le ucciderà entrambe. Noi abbiamo messo a disposizione un’email per trovarlo.

Dopo tre giorni Giuseppe è stato arrestato, come vi abbiamo annunciato felici nel servizio del 29 aprile. È stato preso grazie alle tante segnalazioni che ci avete mandato, una in particolare. Per la felicità soprattutto di Adele e Stefania.

Guarda qui sotto il servizio “Minacciate di morte dallo stalker latitante” e  “Lo stalker latitante Giuseppe Camardelli è stato arrestato (grazie anche a voi)”.

 



 

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