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News | di Simone Carcano |

Il taglio di Trenord: 24mila pendolari senza 350 treni, tutti i dettagli

Ecco in esclusiva linea per linea il piano proposto da Trenord a Regione Lombardia, che prevede il taglio di 350 treni e di due direttrici, utilizzati da 24mila viaggiatori tra servizi festivi e feriali

Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha scelto ieri il nuovo cda di Trenord confermando per il triennio 2018-2020 come amministratore delegato Marco Piuri e nominando Federica Santini come presidente. Intanto la società di trasporti sottopone a Regione Lombardia la sua proposta con treni e soppressioni per ciascuna linea. Un piano che vi raccontiamo in esclusiva e che riguarda da vicino oltre 24mila viaggiatori tra servizi festivi (16.730) e feriali (7.584). I tagli riguardano il 5.97% dei primi e l'1.01% dei secondi. Nei dati che vi proponiamo in questo articolo facciamo riferimento al totale dei viaggiatori interessati dai tagli in entrambi i servizi.

Secondo Trenord, la società che gestisce il traffico locale lombardo, avere meno treni sui binari “contribuirà a risolvere le criticità che si sono manifestate nei mesi passati dovute alla insufficienza del personale operativo”.

Il piano riguarda migliaia di viaggiatori e 350 convogli, soppressi e solo in parte sostituiti da autobus.

Mentre Toninelli continua a ribadire che “il rilancio di Trenord sarà una priorità del mio ministero”, noi siamo in grado di anticiparvi nel dettaglio quali corse (e linee ferroviarie) sono a rischio soppressione totale dal 9 dicembre.

Qui sotto riportiamo tutte le modifiche che potrebbero scattare nelle 8 aree a servizio delle principali province lombarde. È prevista la soppressione di 2.1 milioni di chilometri annui oggi effettuati dal trasporto su ferro che verranno sostituiti per la metà da bus. Alla faccia dell’incentivazione del trasporto su ferro per diminuire quello su gomma e aiutare l’ambiente.

 

AREA MILANO

Nell’area di Milano sono previsti disagi per oltre 11mila viaggiatori che sono soliti muoversi in treno sia nei giorni feriali che nei festivi. La sforbiciata proposta riguarda le linee S1 Saronno-Lodi, la S2 Mariano-Milano Passante, la S6 Novara-Pioltello e la S9 Saronno-Albairate.

Nel dettaglio, per la S1 Trenord propone la soppressione di tutti i treni festivi nella tratta Saronno-Bovisa in cui viaggerebbe il 50% dei convogli attuali, ai danni di 2.594 passeggeri. Per la S2, è previsto invece “un intervento per recupero della puntualità” di alcuni convogli su cui viaggiano 725 persone. Invece per la S6 Novara-Pioltello, viene proposta la limitazione dell’ultima corsa a Milano Porta Garibaldi.

La linea lombarda che risente di più dei tagli è la S9 Saronno-Albairate assieme a  7mila pendolari che rischiano di non avere più il loro treno. Trenord intende ridurre il servizio nella fascia mattutina tra le 9 e le 12 e in quella serale dopo le 21. Inoltre ha proposto la soppressione della fermata in alcune stazioni della linea. Nelle fermate di Ceriano Laghetto Groane e Cesano Maderno Groane i treni potrebbero diventare solo dei miraggi. Sono le stesse stazioni dove arrivano drogati e spacciatori da tutta la Lombardia e di cui vi abbiamo documentato nel nostro servizio

 

AREA BERGAMO E BRESCIA

Ben due linee delle provincie di Bergamo e Brescia rischiano la soppressione. I 406 pendolari della Seregno-Carnate e i 150 della Rovato-Bornato dovrebbero salire non più su un treno, ma solo su un autobus. Stessa cosa per gli oltre 1.200 pendolari della Brescia-Piadena e della Brescia-Parma dove è previsto il taglio di otto corse.

 

AREA SUD LOMBARDIA

I bus arriveranno anche nell’area sud della Lombardia. Due corse della Milano-Tortona verrebbero soppresse, con oltre 470 passeggeri passati dai treni ai bus. Stesso destino per dodici treni della Voghera-Piacenza utilizzati da oltre 800 viaggiatori. Sulla Milano-Piacenza si contano altri 500 utenti sui bus anziché sui treni.

 

AREA CREMONA

Ben 30 corse ritenute da Trenord a “bassa frequentazione” utilizzate ogni giorno da oltre un migliaio di pendolari vanno verso la sostituzione con bus. È la proposta per la Cremona-Codogno (11), Cremona-Mantova (15), Cremona-Brescia (3).

 

AREA PAVIA

Anche nella provincia di Pavia, molti treni rischiano di diventare un miraggio. Con 13 corse della Pavia-Alessandria soppresse e 900 viaggiatori dirottati sui bus. Stessa sorte per i 700 della Pavia-Vercelli dove è previsto il taglio di 10 corse e per i 500 della Pavia-Codogno che oggi si servono di 11 corse.

 

AREA LECCO SONDRIO

I tagli previsti nelle province di Sondrio e Lecco riguardano oltre 500 viaggiatori. Con 11 corse ferroviarie da sostituire con autobus lungo la Colico-Sondrio.

 

AREA VARESE

Nella provincia di Varese, i tagli ai trasporti coinvolgerebbero le linee Milano Porta Garibaldi-Varese e Milano Porta Garibaldi-Luino. Per la prima direttrice, 717 viaggiatori si prevede il taglio di tre treni festivi, mentre per la seconda sono previsti disagi per 300 viaggiatori che utilizzano il treno dopo le 21.

 

AREA COMO

Nella provincia di Como in arrivo problemi per oltre 4.500 viaggiatori che nei giorni festivi non avrebbero più il loro convoglio della linea S11 Chiasso-Como-Milano-Rho. Su questa direttrice la frequenza scenderebbe a un treno all’ora, con una sforbiciata del 50% dell’offerta commerciale.

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