Antonio Conte, tutti i segreti del nuovo allenatore dell'Inter | VIDEO
Ieri la conferenza stampa nel primo giorno da tecnico dell’Inter per Antonio Conte. Ha parlato di lavoro e ambizione. Noi, con Corti e Onnis, avevamo messo alla prova la sua sincerità sottoponendolo a domande private e calcistiche attaccato a una macchina della verità
Primo giorno di allenamenti a Lugano per l’Inter di Antonio Conte, che ieri ha tenuto la prima conferenza stampa da tecnico della squadra. “È stato semplice scegliere l’Inter perché ci siamo trovati ad avere la stessa visione”, ha detto Conte dalla nuova sede nerazzurra. “Avevamo la stessa voglia e la stessa ambizione di costruire un qualcosa di importante passando per un percorso fatto di fatica, sacrificio e lavoro”. Il tecnico parla di lavoro ma anche di ambizione e alla domanda se l’Inter può vincere risponde: “Sono una persona che non si pone limiti e non vuole che altri si pongano freni o limiti perché non voglio creare alibi nell’ambiente”.
Che le mire di Conte fossero indirizzate soprattutto verso l’Inter ve lo avevamo già detto a maggio noi de Le Iene, con l’intervista di Stefano Corti e Alessandro Onnis che potete vedere qui sopra. Un’intervista molto particolare: Corti e Onnis avevano attaccato Antonio Conte alla macchina della verità, per fargli domande sul suo futuro da allenatore di calcio. Avevamo così scoperto tutti i segreti del tecnico, dentro e fuori dal campo da calcio.
Sesso per la prima volta? “A 18 anni”. Mai fatto allo stadio? “No”. Il posto più strano dove ha fatto sesso? “In ascensore”. Mai fatto una canna? "Sì". I capelli sono i suoi? "Sì". Insomma, sulla vita privata Conte non ha tentennato un secondo e la macchina della verità non ha registrato nessuna esitazione né stress.
Le cose sono cambiate quando abbiamo iniziato a parlare di calcio. Partiamo con i giocatori più forti mai allenati: “Buffon, Chiellini, Pirlo, Kanté”. Meglio vincere il mondiale con la nazionale o la Champions? "Il Mondiale con la Nazionale". È più bravo Baggio o Del Piero? "Baggio era più fantasioso e meno goleador, Del Piero più attaccante. Quindi Baggio". Cosa pensa di Mourinho? "È un disoccupato come me". Mai avuto voglia di tirargli uno schiaffo? "No". E di mandarlo a fanculo? "Magari l'ho fatto".
Ma il picco di stress era arrivato proprio alle domande sulla squadra che avrebbe allenato e incrociando le risposte eravamo arrivati a una conclusione: 60% Inter e 40% Francia al Psg.
La prova che la macchina della verità non mente mai!