> External link Facebook Facebook Messenger Full Screen Google+ Instagram LinkedIn News mostra di più Twitter WhatsApp Close
News |

Arrestato il sindaco di Casteldaccia: mazzette anche ai giovani per i voti | VIDEO

Il sindaco di Casteldaccia in provincia di Palermo è stato arrestato assieme ad altre dieci persone tra assessori, funzionari e imprenditori comunali. Sono accusati a vario titolo anche di corruzione. Ismaele La Vardera era stato da Giovanni Di Giacinto per l’esondazione che ha causato la morte di 9 persone morte in una villa dichiarata abusiva da 7 anni

Arrestato il sindaco di Casteldaccia, il paese in provincia di Palermo dove sono morte 9 persone in un’esondazione che ha trasformato la loro villetta in una trappola mortale. Noi de Le Iene ci siamo occupati della casa dichiarata abusiva da almeno 7 anni su cui pendeva un’ordinanza di demolizione mai rispettata, come ci ha raccontato Ismaele La Vardera nel servizio che vi riproponiamo qui sopra.

Oggi questa comunità di appena 11mila anime è sconvolta per l’operazione che ha portato all’arresto di 11 persone tra sindaco, assessori, funzionari comunali e imprenditori. A vario titolo dovranno rispondere di corruzione, falso ideologico e materiale. Secondo l’accusa avrebbero gestito la cosa pubblica attraverso la corruzione per garantirsi cariche e lavori.

Dalle indagini emergerebbero assunzioni sospette in cambio dell’affidamento del servizio della raccolta differenziata, ma anche le presunte minacce al custode del campo sportivo perché la figlia era candidata in una lista opposta a quella del sindaco. La ragazza e i suoi elettori sarebbero stati obbligati a fare il voto disgiunto per garantire la preferenza a Giovanni Di Giacinto. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, il sindaco avrebbe stilato una lista con 15 nomi di persone che sarebbero dovute diventare i volontari della cooperativa sociale Luna nuova. Li avrebbe comprati con un rimborso di 450 euro per garantirsi la loro riconoscenza e fedeltà.

Le accuse a Di Giacinto si sommano ad altre per comportamenti minacciosi, aggressivi, sprezzanti delle regole. Avrebbe cancellato le cartelle esattoriali per oltre 120mila euro a una quarantina di concittadini attraverso accessi illegali al sito di Equitalia.

È indagato anche per la mancata demolizione di una villetta abusiva, dove nel 2018 sono morte 9 persone dopo un’esondazione, come ci ha raccontato Ismaele La Vardera. È il 4 novembre, quando il fiume Milicia si ingrossa, esce dagli argini e spazza via una villetta dove ci sono due famiglie. Perdono la vita anche dei minorenni: Rachele, di solo un anno, Francesco di 3 e Federico, 15enne

Quella di Casteldaccia è una tragedia che poteva essere evitata per tre motivi: la villetta era abusiva, si trovava a ridosso del fiume e da almeno sette anni pendeva un’ordinanza di demolizione. Le ruspe però sono entrate in azione solo dopo due mesi dall’esondazione.

A demolire quelle villette è il comune di Altavilla Milicia, il paese confinante. Il nostro Ismaele La Vardera è andato a parlare con il sindaco di Casteldaccia per chiedergli come mai lui e i suoi predecessori non fossero mai intervenuti. “Non abbiamo le risorse. Siamo in dissesto finanziario”, diceva Di Giacinto. Oggi è stato arrestato per corruzione e per un uso spregiudicato della cosa pubblica.

Ultime News

Vedi tutte