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Bonus cultura, dopo le truffe arriva il database anti furbetti

Dopo che nei mesi scorsi le Fiamme Gialle hanno fatto emergere un uso fraudolento del bonus cultura di 500 euro destinato ai 18enni che ammonta a 1,6 milioni, arriva il protocollo d’intesa con il ministero dei Beni culturali per smascherare i furbetti. Noi de Le Iene, grazia all’aiuto di un complice 18enne, abbiamo smascherato il mercato nero del bonus cultura, pubblicando le conversazioni sul nostro sito

Fiamme Gialle e ministero dei Beni culturali danno il via a un programma per smascherare i furbetti che s’intascano illecitamente il bonus cultura destinato ai 18enni. Dopo che nei mesi scorsi le Fiamme Gialle hanno fatto emergere un uso fraudolento del bonus cultura per 1,6 milioni di euro, il ministero per i Beni culturali ha messo a loro disposizione una banca dati con i nominativi dei destinatari del “Bonus 18App”.

Il “Bonus 18App” prevede, per chi ha compiuto 18 anni nel 2018, l’erogazione di 500 euro da spendere in cinema, musica, concerti, libri, musei, teatro, eventi culturali, etc. L’eventuale frode messa in atto dai giovani studenti consisterebbe nell’andare nei negozi dove si possono acquistare prodotti con il bonus e fare un finto acquisto, ricevendo in cambio 300 euro in contanti dal venditore. Così il giovane può intascare soldi che spende come vuole, mentre il titolare del negozio, dal canto suo, può chiedere il rimborso del bonus al ministero. Non solo, il commerciante potrà così vendere poi in nero gli articoli che risultano venduti con il bonus cultura.

Del sistema di frode con il “bonus cultura” ci siamo occupati su Iene.it. Con l’aiuto di un complice 18enne vi abbiamo mostrato come funziona il mercato illegale dei 500 euro che dovrebbero promuovere la cultura tra i nostri ragazzi. Il nostro complice ha risposto a un annuncio “civetta”. Il furbacchione di turno, infatti, ha postato un messaggio di ricerca di nati nell’anno 2000 e ha offerto al nostro complice 70 euro in cambio del bonus cultura (che ricordiamo vale 500 euro). Clicca qui per leggere la conversazione tra il 18enne e il “furbacchione”. Tramite un altro complice, che si è finto interessato a vendere il suo bonus cultura, un cartolaio ha rivelato come funziona la truffa (clicca qui per leggere l'articolo). 


Ora i nominativi di chi è venuto in possesso del “Bonus18App” saranno messi a disposizione degli investigatori. I dati verranno così incrociati con quelli delle Fiamme Gialle. La frode smascherata nei mesi scorsi ha già portato alla denuncia di 700 persone all’Autorità giudiziaria.

A partire da settembre gli accertamenti riguarderanno anche la card da 500 euro destinata ai docenti. 

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