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Conte, ci fa vedere la fattura per dimostrare che è tutto regolare? | VIDEO

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Siamo tornati dal presidente del Consiglio per la storia della sua nomina a professore ordinario all’Università. Il commissario era il suo maestro Guido Alpa, con cui però non dovevano esserci collaborazioni economiche…

"Presidente Conte, vuoi essere trasparente al 100 per cento? Allora porti quella fattura...".

Dopo il servizio del 10 ottobre 2018, siamo tornati con Antonino Monteleone dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per parlare dell’esame del 2002 con cui è diventato professore ordinario di Diritto privato all’Università. Uno dei commissari di quel concorso era il suo maestro e amico Guido Alpa, uno dei luminari del diritto in Italia.

Un’eventuale collaborazione tra i due, anche non formalizzata, con degli interessi economici comuni, farebbe scattare l’incompatibilità di Alpa come esaminatore di Conte.

È per questo che la Iena chiede al premier trasparenza. Sempre nel 2002 Alpa e Conte si sono occupati entrambi in un caso della difesa dell’Autorità garante della privacy, che però, ci aveva detto il premier, li ha “pagati separatamente”.

Dove sono allora queste due fatture separate risalenti al 2010? Perché Conte non mostra la sua per allontanare ogni dubbio.

Già perché, se Conte e Alpa avessero emesso un’unica fattura le cose, si complicherebbero parecchio: sarebbe dimostrata la loro collaborazione economica, quindi l’incompatibilità del ruolo di commissario all’esame di Conte per Alpa e la nomina a professore ordinario all’Università di Conte sarebbe illegittima.

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