Morte di David Rossi, tutti i partiti chiedono una commissione d'inchiesta
Iene.it racconta in esclusiva la proposta firmata da parlamentari di tutte le principali forze politiche, da Fratelli d’Italia al Pd, da Lega e Cinque Stelle a Forza Italia, dopo lo Speciale di Antonino Monteleone e Marco Occhipinti. “Si può approvarla in un minuto: se poi si va al voto la lasceremo in eredità per la nuova legislatura”, dichiara il primo firmatario Walter Rizzetto (Fdi)
In un momento in cui se le dicono di tutti i colori su una sola cosa tutti i partiti italiani, nessuno escluso, sono d'accordo: non è affatto scontato che la morte di David Rossi sia un suicidio, al contrario di quanto ha sempre ipotizzato la Procura di Siena, che ha chiesto l'archiviazione del caso per ben due volte (il capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena è volato giù nel 2013 dalla finestra del suo ufficio, nel mezzo di una bufera giudiziaria, mediatica e finanziaria che aveva colpito la sua banca e solo due giorno dopo aver comunicato ai vertici dell'istituto di voler andare a parlare con i magistrati che indagavano su Mps). Dopo le inchieste de Le Iene infatti i parlamentari di tutte le principali forze rappresentate in Parlamento chiedono che sia istituita una commissione parlamentare che possa far luce su tutti quei punti oscuri che i magistrati toscani non hanno saputo chiarire.
Chi ha malmenato David Rossi nel suo ufficio, prima della caduta mortale, in uno degli edifici più sorvegliati di Siena e d'Italia dentro alla banca Monte dei Paschi? Da chi si sentiva minacciato il capo della comunicazione Mps quel giorno in cui è precipitato dalla finestra? Perché la sua caduta è così strana, di spalle e con un'anomala e inspiegabile assenza di rotazione?
Cos'è quello che sembra un oggetto che cade dalla finestra di David Rossi, dopo che il manager è già volato giù? Potrebbe essere il suo orologio come ipotizzato dai familiari del manager? Se sì, chi l’ha lanciato mezz’ora dopo la sua caduta?
Perché nessuno ha chiamato i soccorsi per più di un'ora prima che la figlia Carolina arrivasse in banca per capire che fine aveva fatto David? Chi ha spostato gli oggetti nel suo ufficio dopo la caduta e prima che arrivasse la polizia scientifica?
Chi è l'uomo che entra nel vicolo con un cellulare all'orecchio, quando David Rossi è già riverso a terra, guarda nella sua direzione e poi se ne va senza chiamare i soccorsi?
Perché i pm non hanno richiesto i tabulati delle celle telefoniche in funzione in quelle ore nella banca e nelle zone limitrofe, per capire chi era transitato in quell’area, quanto si era fermato e quando è andato via e se in quei momenti era al telefono e con chi?
Perché i pm che avrebbero dovuto indagare su tutte le ipotesi, anche su quella dell'omicidio, non hanno mai richiesto le registrazioni di tutte le telecamere di videosorveglianza in funzione quel giorno dentro e fuori la banca?
Perché non hanno analizzato i vestiti che David Rossi indossava quella sera, i fazzoletti sporchi di sangue ritrovati nel cestino del suo ufficio e perché non hanno ricercato tracce di dna estraneo a David sul suo corpo, nonostante fossero ben visibili numerosi segni incompatibili con la caduta e invece compatibili con una colluttazione?
Perché il pm Aldo Natalini ha ordinato la distruzione di quei fazzoletti sporchi di sangue senza che ancora fosse stata decretata l’archiviazione richiesta dai pubblici ministeri e quindi formalmente ancora ad indagini in corso? Che fine ha fatto uno dei cellulari di David che tutt'oggi sembra mancare all'appello?
È un caso che David Rossi sia volato dalla finestra proprio due giorni aver comunicato all'amministratore delegato della banca Fabrizio Viola che sarebbe voluto andare a parlare con i magistrati? Cosa voleva dire ai pm?
I festini a luci rosse di cui ha ipotizzato l'esistenza l'ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini hanno a che fare con la scomparsa di David Rossi e con le indagini relative alla sua morte?
A questi e a tanti altri punti di domanda potrebbe finalmente provare a rispondere la commissione parlamentare d'inchiesta che, colpo di scena, ha messo d'accordo tutti i partiti dell’arco costituzionale, nessuno escluso, anche in un momento parecchio conflittuale per i protagonisti della politica italiana.
Iene.it lo racconta in esclusiva nel giorno in cui lo Speciale Le Iene di Antonino Monteleone e Marco Occhipinti “David Rossi: suicidio o omicidio?”, che vi riproponiamo integralmente qui sopra, è tornato in tv stasera dalle 21.10 in replica su Italia1.
“Io sono per andare subito a nuove elezioni ma questa commissione, su cui deputati di tutti i principali partiti sono d’accordo, si può approvarla in un minuto e lasciarla in eredità per la nuova legislatura”, racconta il primo firmatario della Proposta di istituzione della commissione, Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia.
“Pur precisando che ovviamente non sono un medico legale o un avvocato, credo che David Rossi non si sia suicidato”, prosegue il deputato. “E credo che, soprattutto grazie ai servizi de Le Iene come è scritto anche nella Proposta di inchiesta parlamentare, ormai sia chiaro che ci sono troppe cose che non tornano. A questo punto è importante che anche il Parlamento conosca le carte e renda fruibile a tutti più verità possibile su questa storia”.
“Ci sono state pressioni, in tanti mi hanno detto in privato ‘Lascia stare…’, io però non mi fermo”, conclude Rizzetto. “Ora bisogna solo votare per istituire la commissione. Lo dobbiamo a David Rossi, a sua moglie Antonella Tognazzi, alla figlia Carolina Orlandi e a tutti gli italiani”.
La proposta cita i punti principali della nostra inchiesta, appena riassunti, fino ad arrivare alle clamorose rivelazioni di Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior, la banca del Vaticano: tra tangenti, omicidi e molto altro, le sue dichiarazioni sono a dir poco esplosive.
Qui sotto trovate il testo integrale della proposta di inchiesta parlamentare quando è stata depositata (basta cliccare per leggerla) e la lista dei firmatari aggiornata a oggi.
Aurelia Bubisutti (Lega), Salvatore Caiata (Fratelli d’Italia), Alessandro Cattaneo (Forza Italia), Monica Ciaburro (Fratelli d’Italia), Luca De Carlo (Fratelli d’Italia), Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia), Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia), Tommaso Foti (Fratelli d’Italia), Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia), Davide Gariglio (Partito Democratico), Davide Galantino (Gruppo Misto), Veronica Giannone (Gruppo Misto), Paolo Lattanzio (Movimento 5 Stelle), Gabriele Lorenzoni (Movimento 5 Stelle), Ylenja Lucaselli (Fratelli d’Italia), Alessia Morani (Partito Democratico), Giorgio Mulé (Forza Italia), Luciano Nobili (Partito Democratico), Guido Germano Pettarin (Forza Italia), Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera (Fratelli d’Italia), Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia), Mauro Rotelli (Fratelli d’Italia), Antonio Tasso (Gruppo Misto), Maria Carolina Varchi (Fratelli d’Italia), Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia).