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Tetraplegica per colpa dei medici: l'assicurazione fa causa all'avvocato di Eleonora

La bimba è rimasta gravemente invalida a seguito di una manovra delle ginecologhe che era stata definita dalla stessa assicurazione "disastrosa". Dopo aver chiesto indietro il risarcimento già erogato di 5 milioni di euro, adesso Am Trust denuncia l'avvocato Cicchetti per diffamazione

Avviso di garanzia per Mario Cicchetti, l’avvocato della famiglia della piccola Eleonora, la bambina tetraplegica per colpa di un errore medico. Una vicenda di cui vi avevamo parlato con Veronica Ruggeri nel servizio che potete vedere qui sopra. Ora la procura di Milano ha mandato all’avvocato Cicchetti un avviso di conclusione indagini e di garanzia.

L’avvocato avrebbe commesso il reato di diffamazione di cui all’articolo 595 del codice penale, perché nel corso di interviste televisive e stampa avrebbe rilasciato dichiarazioni offensive della reputazione della società assicurativa “Am trust Europe Limited”, la società che a gennaio del 2019 ha dovuto pagare il risarcimento di 5,1 milioni di euro alla famiglia.    

Per la procura Cicchetti avrebbe offeso Am Trust “dipingendola come un ente rapace e parassita, concentrato esclusivamente su una visione utilitaristica, teso ad acquisire denaro dagli assicurati e di converso e per definizione e per prassi operativa pervasiva, a non onorare gli incombenti connessi al proprio ruolo istituzionale”.

Sotto accusa anche le dichiarazioni rilasciate da Cicchetti durante il servizio de Le Iene, quando il legale di Eleonora, riferendosi Ad Am Trust, avrebbe detto: “ per quella che è la mia esperienza, hanno atteggiamenti simili in tutte le situazioni. Il loro unico obiettivo è quello di posticipare al massimo il pagamento di un premio…Non hanno ritegno, non hanno ritegno di nulla. È gente che deve vergognarsi di quello che ha fatto in passato e di quello che sta facendo oggi”.

“Ho dichiarato queste cose, ho parlato di un atteggiamento vergognoso sulla base di un fatto assolutamente incontrovertibile, ovvero che nel luglio del 2012 una perizia della stessa Am Trust, stilata dal professor Alberico, aveva accertato matematicamente che l’atteggiamento dei sanitari era stato gravemente negligente, imprudente e imperito”.

L’avviso di garanzia fa poi riferimento ad altre dichiarazioni che l’avvocato Cicchetti avrebbe rilasciato al programma Rai “Affari Italiani”, una circostanza che però Cicchetti nega con vigore.

“Non potendo denunciare i genitori hanno attaccato me, è una brutta sensazione, è la prima volta che mi accade. Affronterò questo processo dal quale sono sicuro di uscire indenne”.

Veronica Ruggeri ci aveva raccontato la storia di Eleonora, nata tetraplegica per un errore dei medici. Tutto ha avuto inizio al momento del parto, quando alla madre di Eleonora viene  effettuata la manovra di Kristeller. “Le ginecologhe hanno iniziato a spingere sull’addome fortissimo”, racconta il papà presente in quei momenti. Dopo 3 ore arriva la seconda ginecologa che prende due ventose e tira la testa della bambina. Il cesareo arriva d’urgenza dopo un’altra ora. Le due ginecologhe Cristina Dibello e Paola Cisotto finiscono indagate (la responsabilità penale della prima è stata appena confermata in Cassazione, mentre per l’altro è stato deciso un rinvio in Appello: il reato risulta comunque prescritto, quindi non dovranno scontare nulla).

L’ospedale ha portato di nuovo la famiglia in tribunale, ricorrendo in Appello in sede civile sul risarcimento di 5 milioni di euro. “Abbiamo diritto ad avere quei soldi perché voi avete condannato mia figlia a una vita che non doveva essere la sua. Si trova in questa gabbia per colpa delle ginecologhe”, dice la madre. I soldi utili servono per terapie anche all’estero che la aiutano a migliorarsi e a stare meglio. Ma ora il rischio che richiedano indietro parte di questi soldi è concreto.

I consulenti delle assicurazioni fanno leva su una perizia: Eleonora morirà presto, quindi parte dei soldi devono essere restituiti. “Per un gruppo assicurativo la bambina avrà una vita media tra i 10 e i 20 anni mentre per un’altra tra i 30 e i 40, quindi non c’è neanche una linea comune”, sostiene ancora Mario Cicchetti, avvocato della famiglia di Eleonora. “Per i più alti specialisti, i bambini con questa patologia possono avere un’aspettativa di vita come le altre donne”. Anche la mamma non ci sta: “Sono statistiche fatte 30 anni fa. Oggi le ricerche scientifiche dicono tutt’altro”.

In merito alla richiesta di restituire il risarcimento concesso a Eleonora si è già svolta una prima udienza e la prossima è in calendario per il gennaio del 2020.

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