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Antibiotici pericolosi: nuovo avviso ai medici di base

L’Agenzia italiana del farmaco: “Chinoloni e fluorochinoloni solo in assenza di terapie con meno effetti indesiderati”. Con Andrea Agresti vi abbiamo raccontati dei troppi e rischiosi effetti collaterali dei secondi

Vanno prescritti “con cautela e solo ed esclusivamente se l’infezione non può essere risolta con altri farmaci”. L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, torna sulla vicenda dei farmaci con pericolosissime reazioni avverse, di cui vi abbiamo parlato nel servizio di Andrea Agresti (che potete vedere sopra). Sotto particolare osservazione gli antibiotici a base di “chinoloni” e “fluorochinoloni”, che possono portare a danni invalidanti anche permanenti a carico del sistema muscolo-scheletrico e di quello nervoso.

L’Agenzia, in una nota rivolta soprattutto ai medici di base, spiega che medicinali contenenti cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico saranno presto ritirati dal commercio, invitando in particolare i medici a “non prescrivere questi medicinali per il trattamento di infezioni non gravi o autolimitanti quali faringite, tonsillite e bronchite acuta” e  per prevenire diarrea del viaggiatore o infezioni delle vie urinarie inferiori.


Il sito on line “Il Salvagente”, a questo proposito, ha intervistato Luca Pasina, responsabile dell’unità di farmacoterapia e appropriatezza prescrittiva dell’Istituto Mario Negri di Milano, che ha spiegato: “Togliere dal commercio un’intera classe di farmaci mi sembra una scelta troppo radicale ed impossibile da attuarsi. Se una infezione è sensibile a più antibiotici, il medico deve prescrivere il farmaco con meno controindicazioni possibili e che presentano in generale minori effetti indesiderati. L’Agenzia, con la nota informativa – ha concluso Pasina -  ha chiesto ai medici proprio di applicare con più rigore questo ultimo principio ma eliminarli tout court dal mercato è impossibile“.


Vi avevamo parlato di alcune delle pericolose conseguenze del fluorochinolone in un servizio di Andrea Agresti, che potete vedere qui sopra.
Le persone che abbiamo incontrato ci hanno raccontato episodi davvero gravi. C’è chi ha tentato di togliersi la vita in preda alle allucinazioni. Chi invece ha iniziato a soffrire di attacchi di panico, problemi cognitivi e di respirazione. Numerose sono le testimonianze di chi ha assunto questo farmaco dopo una polmonite o una cistite: “Io non posso più fare la spesa o camminare per tanto tempo”, dice una testimone. “Sono menomata”. A lei fa eco un altro ragazzo che ha preso il fluorochinolone: “Non posso più fare attività fisica o guidare”.


Nel nostro servizio, Andrea Agresti era riuscito anche a documentare l’estrema facilità con cui i fluorochinolonici venivano prescritti dai medici e venduti nelle farmacie.“Non sempre c’è appropriatezza nelle prescrizioni mediche”, ci ha detto Silvio Garattini, fondatore dell’istituto di ricerche farmacologiche Negri.


Andrea Agresti è andato anche dalla ministra della salute Giulia Grillo mostrandole i filmati che documentavano la facilità con cui il farmaco viene prescritto. “È vero questo farmaco lo prescrivono come l’acqua. È necessario fare un’informazione specifica”, ha detto la ministra alla Iena.


Ora, finalmente, le informazioni sul prodotto dei medicinali contenenti fluorochinoloni verranno aggiornate con le nuove informazioni.

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