Fratel Biagio sospende il digiuno: Paul non verrà espulso
Paul, il migrante ghanese a rischio espulsione, per il momento non dovrà tornare a casa. Fratel Biagio interrompe il digiuno e rilancia: “Siamo tutti stranieri in terra straniera”
Una prima importante vittoria per Fratel Biagio, il “missionario” laico che ci aveva fatto conoscere la nostra Nina Palmieri, nel servizio che vi riproponiamo qui sotto. Qui sopra vi mostriamo invece il video esclusivo della sua protesta che abbiamo pubblicato ieri.
Un uomo che, dopo essersi spogliato di tutti i suoi beni per andare a vivere come povero tra i poveri con i clochard della stazione centrale di Palermo, è riuscito anche ad aprire tre comunità.
Arriva ora una buona notizia per la sua nuova battaglia, dicevamo. Biagio Conte, assieme agli oltre mille migranti e italiani ospitati dalla sua “Missione Speranza e Carità”, avevano infatti iniziato uno sciopero della fame affinché uno di loro, Paul, non fosse costretto a rientrare in Ghana per il decreto Salvini su immigrazione e sicurezza.
Il Tar di Palermo ha deciso di sospendere per il momento il provvedimento di rigetto del permesso di soggiorno dell’immigrato africano e dunque anche la sua espulsione verso il Paese d’origine.
Biagio Conte ha deciso quindi di sospendere lo sciopero della fame (una protesta che è finita anche su uno dei principali quotidiani inglesi The Guardian: clicca qui per l'articolo), che aveva portato avanti durante questa battaglia e che aveva iniziato ormai da quasi 18 giorni, forse anche accogliendo l'appello del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dell' arcivescovo Corrado Lorefice.
“Ogni uomo è nostro fratello. Non si fa diversità”, dice Biagio, che si era anche incatenato a Brancaccio, proprio nel luogo in cui è stato ucciso don Pino Puglisi. “Siamo tutti stranieri in terra straniera. Nessuno è titolare di un metro quadrato della terra. Anche se tutti ci sentiamo padroni di questa terra”.
Alla nostra Nina Palmieri Antonio Fulco, un volontario di Fratel Biagio, aveva così descritto Paul: “Ha aiutato gli ammalati nelle situazioni più incredibili. E’ una persona che merita di andare via dall’Italia, quando invece la migliora? Tutto questo è assurdo”.
La prossima udienza per trattare il caso dell’elettricista ghanese Paul Yaw, in Italia da 17 anni, è fissata per il prossimo 11 giugno.
Nina Palmieri ci aveva fatto conoscere la vita e le opere di carità di Fratel Biagio. Opere portate avanti con forme di disobbedienza civile anche estreme, come appunto lo sciopero della fame.
Così 25 anni fa Biagio era riuscito a ottenere il suo primo spazio al coperto per i poveri della città. Oggi le sue “missioni” accolgono più di 1000 persone: ex detenuti, prostitute, migranti. Atei, credenti, padri separati. “Credo che bisogna dare a tutti la sicurezza di una casa e di un lavoro”, ha detto Biagio alla nostra Nina: guarda qui sotto il servizio completo.