> External link Facebook Facebook Messenger Full Screen Google+ Instagram LinkedIn News mostra di più Twitter WhatsApp Close
News |

Fratel Biagio a piedi al Parlamento Ue: “Accolto per strada dai migranti”

Il viaggio del missionario attraverso l’Europa è arrivato alla meta: “Ho incontrato per strada tanti migranti italiani e mi hanno accolto con grande gioia nelle loro case”. Noi de Le Iene vi abbiamo raccontato in un servizio di Nina Palmieri la storia di Biagio Conte che, come San Francesco, ha scelto la povertà per aiutare gli ultimi

Di casa in casa per 65 giorni, più di mille chilometri a piedi attraverso l’Europa per portare un messaggio di pace al Parlamento europeo: il viaggio di Fratel Biagio è appena arrivato alla meta. Il missionario laico ha attraversato il cuore del continente, da Palermo passando per la Svizzera, e la Germania ed è arrivato fino a Strasburgo per consegnare a mano una sua lettera alle istituzioni. Qui è stato ricevuto dal presidente dell’assemblea Ue David Sassoli.

 “Ho incontrato per strada tanti migranti siciliani, campani, pugliesi: migranti come me”, ha raccontato. “Loro mi hanno accolto con grande gioia nelle loro case, così come tante persone originarie dei paesi che ho attraversato”. Il suo viaggio è “per tutti i più deboli, per coloro che sono ultimi nella società e hanno bisogno di aiuto” e ha conosciuto anche momenti difficili: non tutti gli hanno aperto la porta e lo hanno accolto. “Però ci sono stati tanti bei momenti: c’è chi ha fatto regali, chi ha donato delle immagini, perfino una raccolta di fondi”.

Arrivato a Strasburgo, la prima emozione è la gioia: “Sono rimasto estasiato dalla bellezza dei palazzi”. Poi ha incontrato il presidente Sassoli, e più tardi è stato accolto nella stessa stanza dove ha pregato nel 2012 quando fu insignito del premio di Cittadino europeo dell’anno.

La sua lettera è un messaggio di pace e speranza rivolto alle istituzioni europee. “Noi tutti insieme dobbiamo impegnarci per contribuire e rafforzare sempre più l'Unione europea soprattutto nella solidarietà, nell'ospitalità e nell'accoglienza. Una giusta e stabile società non può lasciare indietro i più deboli. È nostro dovere soccorrere chi si trova in difficoltà, attenzione!, ogni autorità e ogni cittadino ha il dovere di soccorrere e di aiutare il suo simile ‘prossimo’. Ogni uomo e donna è da rispettare, ha diritto di mangiare, di una casa, di un lavoro, vale per ogni emarginato, emigrante, immigrato, profugo”.

Noi de Le Iene vi abbiamo raccontato la storia di fratel Biagio nel servizio di Nina Palmieri che trovate qui sotto. Biagio Conte nel 1990 si è spogliato degli averi di una vita agiata per dedicarsi ai poveri come San Francesco. Venticinque anni fa Biagio era riuscito a ottenere il suo primo spazio al coperto per i poveri della città. Oggi le sue missioni accolgono più di mille persone: ex detenuti, prostitute, migranti. Atei, credenti, padri separati: “Credo che bisogna dare a tutti la sicurezza di una casa e di un lavoro”, dice il missionario.

La sua filosofia parte da una frase: “Una società che lascia indietro i più deboli non può essere una società giusta”. Fratel Biagio, da quasi trent'anni, ha accompagnato le parole con i fatti, per cercare di cambiare la società attraverso la sua comunità. Nina Palmieri ci ha fatto conoscere la sua vita e le sue opere, portate avanti con forme di disobbedienza civile anche estreme, come lo sciopero della fame.

Ultime News

Vedi tutte