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Furbetti dei rifiuti a Roma: la sindaca Raggi ha mentito? | VIDEO

Filippo Roma torna a parlare dei furbetti della raccolta rifiuti nella capitale. Dopo la nostra inchiesta Virginia Raggi ha presentato un esposto in Procura e la notizia che abbiamo dato oggi in esclusiva è che ora il presidente di Roma Multiservizi, Maurizio Raponi, ex generale della Guardia di Finanza è indagato per ipotesi di frode. Stando a quanto abbiamo scoperto la sindaca di Roma, contrariamente a quanto detto al nostro Filippo Roma, sarebbe stata informata della truffa da almeno un mese

Dopo il primo servizio di martedì scorso, torniamo a parlarvi del caso clamoroso dei furbetti della raccolta rifiuti presso gli esercizi commerciali romani. Filippo Roma ci aveva raccontato, sulla base delle testimonianze di un operatore impegnato nella raccolta, come sarebbe funzionata questa “truffa”. 

Gli operatori di Roma Multiservizi, che per conto di Ama dovrebbe occuparsi della raccolta dell’immondizia, la effettuano nelle ore notturne quando gli esercizi commerciali sono chiusi. E se da un lato questo rende impossibile che i commercianti possano consegnare l’immondizia accumulata, come previsto dal regolamento, dall’altro non sembra rappresentare un ostacolo per Roma Multiservizi. Alcuni dipendenti striscerebbero con il palmare dell'azienda un codice a barre presente all'esterno dei negozi, bar, ristoranti, facendo così risultare il loro regolare passaggio e relativa raccolta. E incassando da Ama (e cioè dai cittadini romani attraverso le loro tasse) il corrispettivo previsto per il lavoro. In totale la raccolta dei rifiuti delle utenze non domestiche costa alla cittadinanza romana 150 milioni di euro per circa tre anni di servizio. 

Il comportamento furbetto del "beggiare" senza raccogliere, stando a quando raccontato da un testimone a Filippo Roma, non sarebbe l’iniziativa di singoli operatori.

“I dirigenti di Roma Multiservizi hanno fatto una riunione agli inizi dicendoci: attaccate più tardi, e attaccare più tardi significa non raccogliere perché i negozi sono chiusi, e ce lo dicono loro, i dirigenti. I dirigenti hanno addirittura creato un gruppo su WhatsApp chiamato ‘Spara e scappa’”. E quando Filippo Roma gli chiede il perché di quel nome, l’operatore risponde: “Perché dobbiamo passare il badge veloce e andare veloce non dobbiamo raccogliere, senza raccogliere i rifiuti c’hanno chiamato cosi”.

Filippo Roma era andato allora a parlare con Maurizio Raponi, presidente di Roma Multiservizi, che aveva negato esistesse questo meccanismo fraudolento.

“Noi lo facciamo in base al capitolato che abbiamo con Ama, le disposizioni precise che ci ha dato Ama”.

Proprio Maurizio Raponi, ex generale della Guardia di Finanza, ha scoperto adesso Filippo Roma, dopo il nostro servizio sarebbe iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di frode.

Ma la cosa più incredibile che avremmo scoperto è che la sindaca Virginia Raggi avrebbe saputo perfettamente del meccanismo di questa truffa: ce lo aveva detto Alessandro Onorato, un ristoratore di Torre Argentina, che oltre a essere un imprenditore è anche un consigliere di municipio da Roma. “La raccolta rifiuti prodotti dal suo ristorante dovrebbe essere realizzata da Avr spa, una delle 4 ditte che si occupa dell’immondizia delle utenze non domestiche per conto di Ama”.

Alessandro Onorato si era lamentato di quel servizio di raccolta di fatto non effettuato: “Da noi non passano, stiamo così, purtroppo è una lotteria, forse passano forse non passano. Ma è impostato proprio male il regolamento, cioè un esempio: l’umido scarti di pesce, scarti di carne, roba che puzza, secondo il comune, secondo l’Ama, ogni ristorante dovrebbe mettere questo sacchetto davanti al locale e poi o l’Ama o una ditta incaricata dovrebbe passare tra mezzanotte e le 4 di mattina. Che succede? Che la mattina poi c’è la sorpresa, forse l’hanno presa, forse non l’hanno presa. Ma non solo quando tu dici che raccogli tra mezzanotte e le 4, secondo questi scienziati un ristoratore che fa? Si sveglia alle 4 e 1 minuto per andare a controllare se hanno preso questo sacchetto maleodorante di umido?”

Ma possibile che la sindaca non si sia mai accorta di nulla? Onorato racconta una storia diversa.

“Ho avuto modo tre settimane fa di incontrarla e gliel’ho detto, ho detto non funziona nulla, uno ha un servizio che non esiste. E lei ha preso appunti”. L'incontro con il consigliere Onorato che informava il primo cittadino di Roma della grave situazione riguardante la mancata raccolta dei rifiuti sarebbe avvenuto in Campidoglio durante gli incontri istituzionali tra la sindaca Virginia Raggi con i capigruppo dell'opposizione lo scorso 4 settembre.

Ma dopo tre settimane dalla segnalazione, ci racconta ancora Onorato, la sindaca non si sarebbe fatta viva: “No, non l’ho più sentita, da noi il servizio sta così”.

Filippo Roma a un mese di distanza da quando la Raggi sarebbe stata informata, è tornato dalla sindaca, che però ha negato di essere stata a conoscenza del disservizio dilagante, oggi sotto indagine come presunta truffa: “Prima che lei mi dicesse e mi segnalasse un caso molto specifico chiaramente non lo sapevo”.

Nel corso del primo servizio avevamo già avvicinato Virginia Raggi, per raccontarle di quello che eravamo venuti a sapere e lei ci aveva detto: “Se quello che lei mi dice corrisponde al vero noi ci muoviamo. Io vi aspetto in Campidoglio, mi portate tutto il materiale perché se quello che dite corrisponde al vero sono io la prima ad andare in procura e denunciare”.

E alla nostra domanda su quando sentirci la Raggi aveva risposto: “Quando vuoi, senti i miei, concordate un appuntamento, quando voi avete tutto il materiale, me lo potete mostrare, venite e io ci sono”.

E siccome da allora nessuno si è più fatto sentire, siamo ritornati dalla sindaca, anche per capire il motivo di quel silenzio. Lei ha accusato noi di non averle risposto, perché avrebbe chiamato la redazione de Le Iene (ma non si ricorda con chi avrebbe parlato) invece che lo stesso Filippo Roma (di cui aveva il contatto diretto).

E sui presunti furbetti ha aggiunto: “Sulla base della tua segnalazione ti dico quello che ho fatto: io ho coinvolto la mia polizia e abbiamo fatto delle ricerche. Stiamo raccogliendo tutto il materiale, alcune indicazioni… alcune cose che sono emerse non sono chiare e ti posso assicurare che…”

“Come vedi il cda di Ama l’ho cambiato, ci sono delle… c’è materiale probabilmente per andare in procura, quindi lo faremo”.

La sindaca finalmente, dopo il nostro servizio di martedi, ha presentato un esposto in Procura e ora vi abbiamo raccontato in esclusiva che Maurizio  Raponi, presidente di Roma Multiservizi, il giorno dopo il nostro servizio è indagato per truffa e frode nelle pubbliche forniture, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal Pm Paolo Ielo. E gli uomini del nucleo decoro urbano della polizia locale di Roma hanno acquisito il video del primo servizio di Filippo Roma
 

 

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