Mps, la condanna dei vertici e il caso di David Rossi | VIDEO
Sono stati condannati per lo scandalo finanziario, tra gli altri l’ex presidente, l’ex direttore generale e l’ex direttore finanziario della banca. Noi de Le Iene vi abbiamo raccontato la storia di David Rossi, capo della comunicazione dell’istituto morto in circostanze che sembrano sospette
Tutti condannati: è questo il verdetto del tribunale di Milano nel processo a carico degli ex vertici di Monte dei paschi di Siena, l’istituto travolto dallo scandalo delle operazioni finanziarie volte a coprire le perdite per l’acquisizione di Banca Antonveneta.
L’ex presidente di Monte dei paschi, Giuseppe Mussari, è stato condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione. Oltre a lui, tra gli altri, sono stati condannati anche l’ex direttore generale Antonio Vigni a 7 anni e 3 mesi e l’ex direttore finanziario Daniele Pirondini a 5 anni e 3 mesi. Gli imputati sono tutti accusati a vario titolo di manipolazione del mercato, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo all’autorità di vigilanza.
Noi de Le Iene ci siamo occupati spesso di Mps, approfondendo in particolare la storia di David Rossi. David era il capo della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena quando il 6 marzo 2013 è volato giù della finestra del suo ufficio, mentre l’istituto era al centro della bufera finanziaria e mediatica. Ma si è trattato di un suicidio o di omicidio? Sono molti i punti che non tornano in questa vicenda, che abbiamo ricostruito nello speciale di Antonino Monteleone e Marco Occhipinti che potete vedere qui sopra.
Nel caso, l’orologio di Rossi gioca un ruolo importante: sarebbe infatti stato gettato dalla finestra venti minuti dopo la caduta del corpo, secondo uno studio disposto dai familiari del manager. E questo dimostrerebbe che nella stanza, subito dopo la caduta, ci sarebbe stato qualcuno.
Nonostante le due archiviazioni delle inchieste sulla morte – che, chiariamo, non sono collegate alle sentenze di cui vi abbiamo dato conto sopra - considerata un suicidio, la famiglia continua a chiedere giustizia nella convinzione che qualcosa non torni nella ricostruzione della magistratura. E dopo le nostre inchieste, i parlamentari di tutte le principali forze politiche hanno chiesto che sia istituita una commissione d’inchiesta per far luce su tutti quei punti oscuri ancora aperti.