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Omicidio Vassallo, il fratello del sindaco: “All'Antimafia ho fatto i nomi di chi l'ha ucciso” | VIDEO

Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso nel 2010, in un’intervista a Repubblica fa riferimento ai nuovi dettagli emersi dall’inchiesta di Giulio Golia e Francesca di Stefano. “Secondo me siamo molto vicini alla verità”

“Ho detto tutto alla commissione Antimafia. Durante l’audizione dei giorni scorsi ho fatto i nomi di quelli che, secondo me, sono i responsabili dell’omicidio”. Da nove anni Dario Vassallo cerca la verità sull’omicidio di suo fratello Angelo, il sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola. Un caso ancora avvolto dal mistero su cui noi de Le Iene abbiamo riacceso i riflettori con l’inchiesta di Giulio Golia e Francesca di Stefano.

Intervistato da Repubblica, Vassallo fa riferimento proprio ai nostri servizi: “Secondo me siamo molto vicini alla verità. In questi ultimi giorni ho appreso, anche grazie alla trasmissione Le Iene, dettagli che non conoscevo. Continuo a pensare che la vera svolta debba essere cercata qui, ad Acciaroli, dove ci sono tre o quattro personaggi che presto avranno un nome e un cognome”.

Nella prima puntata della nostra inchiesta abbiamo raccontato tutto quello che sembra non tornare nella ricostruzione di quella notte e tutti i dubbi ancora da sciogliere intorno all’omicidio. Nella seconda parte ci siamo concentrati sul numero curiosamente alto di carabinieri a vario titolo coinvolti nella vicenda: dal “carabiniere sordo” che non avrebbe sentito gli spari a pochi metri dal luogo dell’omicidio fino al colonnello Fabio Cagnazzo, che nelle ore successive all’omicidio avrebbe condotto alcune indagini senza mandato da parte della procura. Nella terza parte, che potete vedere qui sopra, ci siamo concentrati invece sul giro di droga nella frazione di Acciaroli: sappiamo infatti che Angelo Vassallo si era lamentato più volte con la locale caserma dei carabinieri chiedendo duri interventi per arginare lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Secondo la Procura di Salerno, che coordina l’inchiesta condotta dai carabinieri, il movente più accreditato sarebbe proprio la guerra che il sindaco aveva dichiarato allo spaccio di droga. Dario Vassallo, si legge su Repubblica, chiede anche un incontro con il comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri. E riguardo all’audizione da parte della commissione Antimafia conclude: “Sotto quegli omissis ci sono i nomi di quelli che, a mio avviso, sono i responsabili dell’omicidio di mio fratello. E sono gli stessi nomi che avevo fatto nel 2018 in Procura”.

A oltre nove anni dal suo omicidio, ancora nessun colpevole è stato assicurato alla giustizia. Attualmente l’unico indagato è l’ex sottufficiale Lazzaro Cioffi, ora sotto processo perché accusato di alcune complicità con il boss della droga del Parco Verde di Caivano. 

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