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Il puzzle è completo: abbiamo ritrovato la sorella Giulia! | VIDEO

La storia di Luisa e Gabriele è più di una lezione di vita. I due fratelli sardi hanno fatto un appello per incontrare la sorella Giulia che è stata adottata 17 anni fa. Con Nina Palmieri siamo riusciti a ritrovarla. Perché ci commuoviamo tutti? Perché quando ci manca qualcuno, ci sentiamo incompleti ed è sempre emozionante ricostruire quel puzzle d’amore

Quei 17 anni di “buio” hanno rubato tanti ricordi ai fratelli Luisa e Gabriele. Tra sporcizie e botte in famiglia, un giorno arrivano gli assistenti sociali. “Ci dissero che dovevamo fare un viaggio e che ci saremmo ritrovati dopo con i nostri genitori”, ci raccontava tra le lacrime Luisa nel nostro primo servizio. “Io me lo sentivo che ci dovevano portare via”. 

I cinque fratellini, di un’età tra un anno e mezzo e 11 anni, vengono allontanati dal padre e dalla madre. La prima ad andarsene è la più piccola, Giulia, che ritroveranno solo dopo 17 anni.

Il loro passato è fatto di ricordi sfocati probabilmente perché troppo crudele per la loro età. Se a 11 anni i bambini pensano a giocare, Luisa e Gabriele pensano ad avere più serenità. Hanno appena 11 anni e nella loro famiglia c’è l’orrore. Crescono in fretta perché la vita a volte insegna più di una scuola. Dopo il passaggio all’Istituto di suore, Giulia un giorno viene adottata da una famiglia e da lì non hanno più traccia di lei. 

Ognuno adesso ha una mamma e un papà, anche se in poco tempo Gabriele e Luisa riescono a riunirsi. Manca però un pezzo di questa storia, Giulia. “In questa vita c’è bisogno di chiudere un cerchio”, dice Gabriele.

Le ricerche cominciano a partire dai servizi sociali che avevano seguito le loro adozioni. “Non sta a me darvi quest’informazione per legge”, dice un’addetta dell’ufficio. Le speranze di trovare la sorella sono più forti di un rifiuto, così Luisa e Gabriele vanno all’Istituto di Suore dove hanno vissuto tutti insieme. E qua c’è Suor Maria che ricorda benissimo la loro storia e poi un piccolo elemento: “So che sono in Sardegna…”. Troppo poco per arrivare a qualcosa, ma sufficiente per tenere accesa la lucina delle loro speranze.

Quando è andato in onda il servizio, abbiamo creato un’email e già la sera stessa abbiamo ricevuto decine di segnalazioni. Alcune sono state palesemente farlocche, altre verosimili. Poi un messaggio ha attirato la nostra attenzione: “Io potrei aiutarvi a trovarla, dalla vostra descrizione combacia”, è stato il fratellastro di Giulia che poi ci ha messo in contatto proprio con lei.

“Ciao, sono Giulia… mi stavate cercando”. Uno di quei momenti in cui capisci che un messaggio può cambiare la tua vita. Quando tutto sembra vada sulla giusta strada, arriva la delusione su WhatsApp: “Non voglio sentire nessuno, né voi né tanto meno miei fratelli. È troppo presto, ora voglio continuare a vivere così…”.

Non è una notizia facile da dire soprattutto per delle persone che hanno aspettato anni e anni questo momento. E anche se i dubbi sono tanti, prima di tutto diamo la buona notizia: “Giulia è quella giusta, è vostra sorella”. Dobbiamo però darli anche quella brutta: “Lei non è ancora pronta per incontrarvi”.

Dopo qualche giorno ci arriva una segnalazione: “Salve, Giulia si trova adesso ricoverata nell’ospedale e non sta molto bene”. Dopo 17 anni, i fratelli si riuniscono. Non è proprio il posto ideale ma la loro felicità supera ogni cosa.

Adesso hanno tutta una vita in avanti da recuperare, anche se non è facile: “Ci sono alti e bassi, a volte bisticciamo”. Purtroppo, la vita non prende sempre la piega desiderata e negli ultimi tempi ci sono stati momenti che li hanno fatto allontanare. Speriamo però che possano superare tutte le sfide, perché quello che hanno vissuto deve solo unirli e renderli più forti, insieme.

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